giovedì 22 gennaio 2009

SVILUPPO ECONOMICO : ABBATE ACCUSA IN MANIERA INFONDATA

In merito alle pretestuose polemiche che hanno visto l’Assessore Cavallo oggetto degli strali dell’opposizione e specificatamente del Consigliere Abbate mi sento in dovere di intervenire nella doppia veste di Consigliere di maggioranza e di Vice Presidente del Consiglio Provinciale.

Devo esprimere il mio apprezzamento per l’opera dell’Assessore che lavora in sinergia con la Commissione consiliare competente (lo testimonio in quanto componente della stessa) e con il Consiglio. Devo altresì valutare come pretestuose e legate a logiche superate gli attacchi gratuiti che il Consigliere Abbate lancia nei confronti dell’Assessore. La valutazione scaturisce dalla consapevolezza che il lavoro e gli atti deliberativi che promanano dalla volontà politica del Consiglio e dell’Amministrazione, in special modo quelli scaturenti dallo Sviluppo Economico, settore chiave in questo dato momento storico, sono sempre frutto della concertazione e della condivisione di obbiettivi finali in linea con la strategia amministrativa che la coalizione si è data e che è stata ripetutamente premiata dall’elettorato con vittorie nette ed inequivocabili.

L’opposizione faccia il proprio lavoro, utilissimo e necessario alla vita di una sana democrazia, sulla scorta di certezze e di fatti. L’illazione e la presunzione di conoscere fatti che poi non corrispondono al vero deprimono questo importante lavoro e lo sviliscono ad atteggiamento di bottega e di devvero minimo cabotaggio.

Sui fatti contestati all’Assessorato allo Sviluppo Economico rileviamo o malafede o ignoranza dei fatti. Grave l’una, gravissima l’altra visto che presuppone la mancata conoscenza di indirizzi chiaramente espressi dal Consiglio in sede di redazione del Bilancio di Previsione attraverso quel maxi emendamento che il Consiglio nella sua maggioranza ha inteso fornire all’Amministrazione come organo titolato all’indirizzo. Vi è in atto una operazione che non è possibile giustificare né liquidare come banale polemica politica. O, forse proprio perché lo è, resta stantia e fuori dalle logiche dell’attuale momento storico, che vorrebbe unità di intenti e condivisione armonica e non già divisioni o ricerca di ricatti. Vada avanti per la sua strada l’Assessore che è il modo giusto di operare e che non cede un solo millimetro alla volontà di chi cerca il pretesto per aprire una ingiustificata levata di scudi contro chi lavora nell’interesse
Principale del territorio e della comunità che lo vive.