venerdì 27 febbraio 2009

SI' AL NUCLEARE IN PROVINCIA. DECIDANO I CITTADINI !

" Mi dichiaro a favore dell'apertura di una centrale nucleare in Provincia di Ragusa, ma credo che una decisione così importante debba essere presa dall'intera collettività e non solo dalla politica. Credo che avviare un progetto così importante in Provincia di Ragusa sia il modo migliore per dare al territorio, con le dovute e necessarie condizioni di sicurezza, sviluppo sostenibile che avvantaggi tutti i settori dello sviluppo economico della nostra Provincia."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, dà il proprio contributo al dibattito nato in provincia dopo la decisione del Governo Berlusconi di riavviare le procedure per la produzione di energia nucleare inItalia.

" Credo che l'apertura di una centrale in Provincia di Ragusa sia una grande opportunità sotto tutti i punti di vista. Darà un impulso importante alla costruzione di ulteriori infrastrutture e potrà consentire un fortissimo risparmio in termini di costi dell'energia. Se abbiamo fatto tesoro dello scippo subito con l'apertura delle raffinerie 50 anni fa, sapremo trattare bene le condizioni irrinunciabili per far ottenere al territorio i maggiori vantaggi possibili. Sia chiaro che il territorio non va svenduto o barattato per pochi spiccioli."

" Molti che si dichiarano contrari all'apertura sostengono che l'area della Provincia di Ragusa è fortemente sismica e per questo non è possibile costruire una centrale sul suo territorio. Che dire allora del Giappone che costruisce centrali in aree ben più sismiche della nostra e lo fa con grande sicurezza ?Bisogna affrontare il problema sotto l'aspetto della convenienza per il territorio e del suo sviluppo."

" La politica ha l'obbligo di esporre le proprie opinioni rispetto all'idea che ognuno di noi ha dello sviluppo del territorio. Per una materia così importante però, credo che sia importante fare emergere la volontà di tutti i cittadini rispetto ad una scelta che avrà una ricaduta seria e duratura sul territorio. Così potremo confrontarci laicamente con dati certi e numeri alla mano per decidere, come una comunità matura deve fare, democraticamente del proprio futuro. Sono convinto che la proposta di Nello Di Pasquale sia seria e dia la possibilità a tutti di esprimere la propria opinione."

venerdì 20 febbraio 2009

ISTITUIRE IL CAVALIERATO GIOVANILE

" Ho scritto una lettera al Presidente della Provincia ed all'Assessore alle Politiche Giovanili Carpentieri per illustrare l'idea dell'istituzione di un premio alla creatività nei campi dell'economia e dello sviluppo denominato CAVALIERATO GIOVANILE. In un momento di crisi economica la Provincia ha l'obbligo di sostenere i giovani che rischiano in proprio con un segnale di vicinanza e di aiuto."
Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, è il promotore di una iniziativa a vantaggio dei giovani. Il Premio Cavalierato giovanile è destinato a donne e uomini under 35, cittadini della Provincia di Ragusa (anche se residenti all’estero) o stranieri con regolare permesso di soggiorno che svolgano attività lavorativa in provincia di Ragusa da almeno tre anni. Si sviluppa su base territoriale e vuole essere un riconoscimento al merito, all’entusiasmo e al coraggio di rischiare.I giovani talenti devono aver manifestato il proprio talento nei seguenti settori: arte, comunicazione, cultura,imprenditoria,innovazione, musica,ricerca, sociale, spettacolo, sport.
" Proprio nell'anno europeo della creatività e dell'innovazione la Provincia vuole valorizzare i propri giovani talenti e sconfiggere uno dei principali mali che determina la fuga dei cervelli : la mortificazione del merito. Io ed il mio partito crediamo fortemente al merito ed alla sua valorizzazione. Questo sarà uno strumento che darà un segnale forte di vicinanza e di attenzione."
" Ho pensato di proporre, oltre alla nomina a "Giovane Cavaliere della Provincia di Ragusa" che il premio porti con se anche qualcosa di concreto. Chiederò di accompagnare il premio con un assegno di 1000 Euro da spendere in attrezzatura per l'attività che il premiato svolge. Anche questo vuole essere un segnale di attenzione e di consapevolezza del momento di difficoltà che le imprese attraversano in questi tempi di crisi."
" Saranno i cittadini attraverso il sito internet della Provincia a segnalare i casi di eccellenza che una commissione di esperti selezionerà. Lo spirito dell'iniziativa, che il Vice Presidente Carpentieri ha accolto favorevolmente, è quello di creare un percorso per mettere in evidenza professionalità, competenze e conoscenze dei giovani della nostra Provincia in tutti i campi compreso quello della ricerca universitaria e scientifica."
" Il lavoro e la sua valenza sociale e culturale è stato sempre la peculiarità del popolo della nostra Provincia. Vogliamo creare un riconoscimento che metta in luce i giovani talenti e che li proietti in ambiti più ampi dello stesso territorio della Provincia."

mercoledì 18 febbraio 2009

VIA CONCERIA E LE STRADE COLABRODO ...

" Via Conceria, strada parallela al Viale Medaglie d'Oro, che si percorre a senso unico è una delle poche strade di Modica definibili di deflusso rispetto al traffico veicolare e fra non molto verrà chiusa alla viabilità per diventare isola pedonale. La strada, conosciuta a Modica come "A CIANCATA" perchè il sole ci arriva solo dopo mezzogiorno rischia di divenire il simbolo dell'inefficienza di questa Amministrazione."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, critica la scelta dell'Amministrazione di effettuare i lavori per la realizzazione dell'isola pedonale di Via Conceria.

" Questa vicenda evidenzia la mancanza di programmazione di questa Amministrazione che avendo ricevuto in dote questo progetto si limita adattuarlo senza chiedersi se in questo momento storico sia necessario o sia prioritario altro e senza essere coerenti con la posizione politica chel'attuale maggioranza aveva quando era opposizione. Erano loro a lamentarsi del restringimento della carreggiata quando la precedente amministrazione realizzò la fontana di Piazza Rizzone. Oggi si sottrae alla già carentissima viabilità del centro storico un arteria importante che servirebbe per molteplici usi."

" Un Amministrazione attenta avrebbe valutato l'impatto dell'opera ed avrebbe riqualificato la spesa senza sottrarla al suo utilizzo. Si tratta infatti difondi POR per la viabilità urbana. Le strade di Modica sono infatti un colabrodo e i duecentomila euro sarebbero stati importanti per potere sistemare le attuali arterie principali. Ma tant'è. Questa Amministrazione affronta i problemi in maniera burocratica e ragionieristica e non si pone priorità. Per cui avremo una discutibile area pedonale nuova di zecca che è contigua ad arterie centralissime e trafficatissime in stato davvero pietoso."

" Quale è la politica sulla viabilità di questa amministrazione ? Cosa è stato fatto per il parcheggio di Viale Medaglie d' Oro ? Cosa rispetto alla viabilità del Centro storico ? Quali le risposte alle richieste dei cittadini rispetto alla viabilità della Sorda ? Come affrontare le problematiche riguardanti le vie di fuga dal Centro in caso di calamità ? Chi amministra ha l'obbligo di porsi questi quesiti e chi ci amministra non lo ha fatto o non ne ha dato conto alla Città."

"L'opera in se non sarebbe neanchè negativa, ma in un momento di crisi come questo vanno realizzate le priorità. Per noi è certamente prioritario rendere fruibile l'esistente anzichè realizzare opere che non hanno ricaduta sulla Città. Ci rifletta l'amministrazione e riqualifichi la spesa per cose più utili alla Città."

mercoledì 11 febbraio 2009

Da IL GIORNALE del 10/02/2009 : Eluana Englaro è morta

È morta all’improvviso, è morta da sola. È morta mentre il Parlamento discuteva e i soliti noti, da Dario Fo a Umberto Eco, firmatari di ogni sciagurato appello di questo Paese, si apprestavano a scendere in piazza per un girotondo. È morta, e se non altro la sua vita non ha dovuto subire anche l’ultima offesa di Oscar Luigi Scalfaro sul palco mentre lei moriva. È morta e suo padre era lontano. È morta di fame e di sete, con il respiro ridotto a un rantolo e il corpo disidratato che cercava acqua dentro gli organi vitali. È morta in fretta, troppo in fretta per non generare sospetti. E intanto suona tragicamente beffardo leggere adesso, a tarda sera, le parole del suo medico curante che di prima mattina assicurava: «Lo stato fisico è ottimo, Eluana è una donna sana, pochi rischi fino a giovedì». Evidentemente la conosceva poco. Troppo poco. E forse per questo ha potuto toglierle la vita. È arrivata la morte, e la morte non è presunta. La volontà di morire di Eluana sì, invece, quella era e resta presunta: l’ha decisa un tribunale, sulla base di una ricostruzione incerta e zoppicante, con una selezione innaturale di testimonianze. Tre amiche (solo tre, le altre no), la determinazione del padre, un po’ di azzeccagarbugli: tanto è bastato per decidere di ucciderla nel modo più atroce. Ricordiamolo: nessuna proposta di legge di quelle presentate in Parlamento, neppure quelle più favorevoli all’eutanasia, prevede la possibilità di una morte così. Eluana è stata la prima esecuzione di questo genere nella storia della Repubblica. E sarà l’ultima. Forse. Arriverà la legge, e non sarà presunta. Arriverà la legge e impedirà questo scempio. Ma oggi l’affannarsi di parlamentari alla Camera e al Senato, quel rincorrersi di cavilli e regolamenti, quelle riunioni di capigruppo, l’alternarsi di dichiarazioni e di emendamenti, appare soltanto quel che in realtà è: il nulla. Nulla di nulla. Un nulla che fa venire le lacrime agli occhi, però. La corsa contro il tempo, la convocazione notturna, i calcoli sui minuti: tutto inutile. Eluana è stata uccisa. Eluana era viva e adesso non c’è più. E allora, mentre molti chiedono il silenzio solo per nascondere le loro vergogne, non può non venire voglia di urlare le responsabilità che ricadranno su chi non ha fatto niente per impedire questo orrore.In primo luogo i medici che non hanno accettato di ridare acqua e cibo a Eluana in attesa dell’approvazione della legge, nonostante i numerosi appelli. Poi Procura di Udine e Regione Friuli che hanno giocato per due giorni a scaricabarile.E infine, sia consentito, anche il capo dello Stato che non ha firmato il decreto legge: in questa vicenda il Quirinale ha anteposto le ragioni di palazzo alla salvezza di una ragazza, ha preferito la cultura della morte al valore della vita. Siamo sicuri che se una responsabilità del genere se la fosse assunta il presidente del Consiglio, qualcuno della sinistra in questi minuti già chiederebbe le sue dimissioni. Ora, invece, vogliono che si taccia. D’accordo, ora taceremo. Non abbiamo nemmeno più voglia di parlare. Ma prima lasciateci dire un’ultima cosa. Prima lasciateci dire: complimenti, presidente Napolitano.

lunedì 9 febbraio 2009

RICEVO E PUBBLICO DA UN ELETTORE MODICANO

Ciao Sebastiano,

torno a riscriverti perchè di questa amministrazione comunale non se ne può più. I cittadini chiedono strade sicure e un servizio idrico efficiente e il sindaco invece annuncia che dal 30 al 3 di maggio prenderà il via Choco Barocco. I cittadini chiedono più pulizia specie nel centro storico e maggiori controlli soprattutto durante le ore notturne e l'amministrazione fa sapere che nonostante la telesorveglianza non funzioni da 3 anni Modica non ne ha bisogno, perchè città sicura. Prima non capitava mai di assistere a una svolta ad U in pieno c.so Umberto, ora sta diventando la prassi, così come gli incidenti mortali, faccio riferimento al giovane centauro schiantatosi contro la fontana di piazza C. Rizzone e la morte di padre Basile e come dimenticare gli atti vandalici che subiscono i monumenti e le facciate dei palazzi del centro storico? Durante la passata amministrazione alcuni partiti, oggi al governo della città , tapezzavano i muri con il manifesto che diceva Vogliamo l'acqua e fu la luce, per criticare l'amministrazione Torchi che con i soldi risparmiati dalla gara di appalto della rete idrica, anzichè investirli nell'attivazione dei pozzi provvedeva a fare sistemare dei pali fotovoltaici nelle campagne modicane. Ma adesso chi fa il manifesto "Ilcittadino chiese acqua e gli fu dato del cioccolato?".

Incredibile l'assessore EnzoScarso che anzichè provvedere a sistemare il campo sportivo Caitina, si lamenta (ma con chi non lo so!) che il terreno di gioco somiglia ad una gruviera. Venerdì 13 è il titolo di un noto film dell'orrore, ma a Modica è il giorno di questo mese in cui inizierà laprotesta dei dipendenti comunali per il solito ritardo delle mensilità e che questa volta ha il sapore di uno scontro a tre: Amministrazione, dipendenti e fornitori comunali. Già i fornitori! Qualcuno dice che devono ricevere soldi da parecchio tempo e che oggi rischiano il fallimento. Una grande squadra quando decide di comprare un valido giocatore nel contempo si muove per venderne degli altri,dovrebbe essere così anche per l'ente comunale dato che ha deciso di affidare ad una figura esterna l'amministrazione finanziaria del comune. Han capito che non hanno validi contabili e ragionieri, i 40 architetti, ingegneri geometri ,non si possono improvvisare cassieri, occorre un altro tipo di titolo di studio. Le priorità , per i nostri amministratori, sono diventate:

1) Trovare entro martedì un logo per il comune di Modica

2) Organizzare al meglio la stagione teatrale al Garibaldi

3) Provvedere a stilare il programma di Choco Barocco

Mah! Ciò fa male a tutta la politica, ai cittadini e a quanti sperano in un futuro più dolce, anzichè masticare l'amaro cioccolato al gusto PD-MpA.

Buona settimana da

E MAIL FIRMATA

HO VOLUTO PUBBLICARE QUESTA TESTIMONIANZA TRA LE ALTRE CHE MI ARRIVANO QUOTIDIANAMENTE PER DARE LA MISURA DI COME STIA DELUDENDO L'ATTUALE GIUNTA DI GOVERNO DELLA CITTA'. I CITTADINI SONO STUFI E LORO CONTINUANO NELL'OCCUPARE POLTRONE DECIDENDO DI NON DECIDERE. L'ALTRO GIORNO UN DIRIGENTE DEL COMUNE MI DICEVA CHE ALL'INTERNO DELL'ENTE SI HA LA SENSAZIONE CHE QUESTA AMMINISTRAZIONE ABBIA RAGGIUNTO IL PROPRIO OBIETTIVO IL GIORNO STESSO DELLA VITTORIA ELETTORALE. SCALZARE IL CENTRO DESTRA DALL'AMMINISTRAZIONE ERA L'UNICO CHIARO RISULTATO DA RAGGIUNGERE. PER IL RESTO NEBBIA. SEGNALI QUESTI CONFORTATI DALLA REALTA'. DALLA MIA POSIZIONE POLITICA POSSO FARE AZIONE DI DENUNCIA E STIMOLARE I NOSTRI CONSIGLIERI (pdl) AD ESSERE INCISIVI NELL'OPPORSI AL NULLA AMMINISTRATIVO. VI PROMETTO CHE LO FARO'.

SEBASTIANO FAILLA

venerdì 6 febbraio 2009

LA SOSPENSIONE DEI SERVIZI NON E' TOLLERABILE !

“ Apprendo dalla stampa che il Comune di Modica ha disposto la sospensione di alcuni servizi necessari ed indispensabili per la città e per gli utenti contribuenti. Tra gli altri la sospensione della clorazione delle acque della condotta comunale, la sospensione del servizio di vigilanza igienico ambientale, la chiusura pomeridiana del diurno e la sospensione delle indennità per i video terminalisti e per la videoscrittura. La situazione sarebbe comica se riguardasse un comune del pianeta Marte. Ma è, piuttosto, drammatica per chi vive in questa Città. E’ gravissimo, se non colpevole l’atteggiamento di chi ha la responsabilità politica e non fa nulla per risolvere i problemi. Se il Sindaco non ritenesse di essere in grado di adempiere al proprio ruolo, si dimetta ma la smetta di restare immobile intonando sempre la stessa cantilena secondo la quale la colpa è degli altri.”

Così Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa , ha commentato la decisione assunta dal Dirigente Muriana di sospendere le indennità edi conseguenza i servizi per alcuni dipendenti comunali che svolgono mansioni particolari.

“ Se è vero che il Dirigente ha di fronte dei PEG che gli impongono le scelte, è colpevole chi ha in mano la responsabilità delle scelte politiche che inettamente non vengono assunte e che hanno portato al collasso una situazione che era critica ma che poteva essere risolta se affrontata con decisione e consapevolezza. Assistiamo oramai da sei mesi al nulla amministrativo, alla non scelta, al tirare a campare addossando ad altri colpe che sono di tutta la classe dirigente di ogni colore. Non è più possibile e non possiamo continuare a tollerarlo. Dall’opposizione è ora che si alzi la voce e si denunci a chiare lettere le stato dell’arte.”

“ Il Sindaco attivi attraverso la deputazione di suo riferimento l’interlocuzione necessaria a non interrompere i servizi essenziali, come la clorazione dell’acqua e l’utilizzo dei video terminali. La smetta di non scegliere. Abbia uno scatto di orgoglio e qualifichi la sua amministrazione come quella delle scelte coraggiose. Noi siamo convinti che nella coalizione attualmente al Governo della Città questo afflato vitale non ci sia. Ne prendano atto loro e abbiano il coraggio di farsi da parte per il bene di Modica, lasciando ad una classe dirigente più attiva il compito di salvare la città dallo definitivo sfacelo.”

“ I sindacati tengano duro. Non permettano che i lavoratori vedano svilito il proprio lavoro. Costringano l’amministrazione a trovare le somme necessarie per sistemare la situazione. Noi, dall’opposizione, li supporteremo per dare forza ai lavoratori attraverso un azione politica che sia incisiva e lasci il segno. Non possiamo più permettere a questa Amministrazione il lusso della scelta di non scegliere. Amministrare significa decidere. Decidere significa valutare le opzioni in modo tale da effettuare la migliore scelta possiblie. Dove sono gli Assessori, nominati dal Sindaco? Dove sono finiti i proclami del tempo elettorale di cambiamento ? L’unica cosa che è cambiata e che i lavoratori prima ricevevano più o meno regolarmente lo stipendio. Oggi non più. Bel cambiamento per chi ci prometteva mani sicure.”

“ I cittadini sappiano che da oggi non si potrà più bere l’acqua della condotta idrica perché l’Amministrazione non garantisce il sevizio. Sappiano che se hanno dei bisogni fisiologici da espletare si devono rivolgere ai privati o cercare un angolino al buio, a svantaggio dell’igiene pubblica. Sappiano che nell’era del computer al Comune gli impiegati ritorneranno all’utilizzo della penna, alla faccia della informatizzazione della Pubblica Amministrazione. Sappiano che nessuno vigilerà sulle condizioni igienico ambientali della Città, a vantaggio dei fannulloni che, senza controllo, potranno anche non svolgere i loro dovere. Sappiano che il già raro verde pubblico non sarà mantenuto. Sappiano tutte queste cose e valutino. Solo così Modica potrà ritrovare quelle energie necessarie al suo possibile rilancio. La rotta non è questa, Signor Sindaco. Ne prenda atto e lasci il timone a chi è in grado di pilotare la nave.”

TUTELARE IL COMPARTO INDUSTRIALE IBLEO

" Bisogna tutelare il comparto industriale ibleo e attivare tutte le iniziative che possono dare al settore slancio e competitività nell'ottica di una rinnovata attenzione alla capacità occupazionale di un segmento economico trainante e fortemente collegato con gli altri comparti economici della Provincia di Ragusa."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, ha chiesto alla Commissione Sviluppo Economico di incontrare i vertici delle Associazioni datoriali dell'industria in Provincia per concordare iniziative idonee al raggiungimento di obbiettivi anti crisi. La Commissione ha accettato la richiesta e nei prossimi giorni questo incontro sarà convocato.

" Ho inteso chiedere alla Commissione questo incontro in base a dei precisi segnali che preoccupano non poco gli operatori del settore. Oltre alle oramai conclamate crisi di alcune grandi aziende industriali del territorio, vi è una serie di piccole e medie imprese che sono costrette a licenziare lavoratori per mancanza di commesse o peggio ancora per crisi generale dell'indotto a cui fanno riferimento commerciale."

" Mentre per le grandi aziende la messa in Cassa integrazione di decine di lavoratori fa scalpore e fa muovere sindacati, associazioni di categoria e politica, quando una piccola impresa licenzia uno o due lavoratori non vi è questo clamore. Quando le piccole aziende che licenziano diventano centinaia, allora ecco che scatta l'allarme sociale, in quanto l'impatto complessivo sul mondo del lavoro ibleo diventa insopportabile. Ecco perchè, a mio avviso, è importante che la politica avvii le iniziative necessarie ad arginare il fenomeno."

" L'incontro diventa importante nella misura in cui saremo capaci di condividere con le associazioni di categoria il reale problema del comparto e se sapremo trovare in armonia misure e interventi mirati al contenimento della crisi eall'apertura di nuovi mercati. La Commissione, così come abbiamo sempre concordato con il Presidente Mandarà, è disponibile alla realizzazione e alla difesa di progetti comuni che servano a sbloccare l'attuale stallo e aiutino tutte le realtà operanti in Provincia di Ragusa a superare il gap infrastrutturale e strutturale di un territorio periferico solo dal punto divista geografico."

lunedì 2 febbraio 2009

I Consigli Provinciali contro la chiusura delle Province

Il consiglio provinciale di Ragusa, così come gli altri 103 consigli d’Italia, ha tenuto ieri una seduta aperta per il mantenimento delle Province e per fermare la “campagna denigratoria in atto contro le istituzioni territoriali che costituiscono il presidio pluralistico e democratico di un’articolazione della Repubblica italiana”. Il Consiglio Provinciale si è aperto con la dichiarazione del presidente Giovanni Occhipinti che ha illustrato i motivi dell’indizione del consiglio provinciale con l’obiettivo di sollecitare il Governo Nazionale e il Parlamento alla rapida approvazione di norme per la semplificazione e la razionalizzazione delle funzioni di ogni livello di governo previsto dalla Costituzione, a partire dall’approvazione del disegno di legge delega sul federalismo fiscale e dalla presentazione in Consiglio dei Ministri del complesso dei provvedimenti relativi all’individuazione delle funzioni fondamentali dei Comuni e delle Province e alla scrittura della nuova Carta delle Autonomie locali. I motivi della decisione dell’Upi (Unione Province Italiane) di tenere consigli provinciali aperti per “aprire un confronto reale sull’organizzazione del sistema istituzionale del Paese”, sono stati illustrati dal presidente della provincia Franco Antoci anche nella sua qualità di vice presidente nazionale dell’Upi. “Quella della convocazione dei consigli provinciali è un’iniziativa forte – ha detto Antoci – che l’Upi ha voluto mettere in campo per cercare di evidenziare i compiti e le responsabilità delle Province. E’ anche un modo per dire basta alla campagna denigratoria che con facile demagogia viene portata avanti negli ultimi mesi. Ricordo le parole del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano quando come ufficio di presidenza dell’Upi gli abbiamo reso visita. “Mi raccomando – ci disse Napolitano – crescete ma non moltiplicatevi”. E il senso della battuta va colto appieno per dare più competenze alle Province. In particolare chiediamo che sia definito chiaramente il ruolo delle Province, nelle funzioni di governo del territorio, di programmazione e di pianificazione territoriale e che siano ricondotte in modo organico in capo alle Province le funzioni di governo di area vasta di diversi organismi ed enti intermedi come l’Ato Idrico e Ambiente, le Comunità Montane, i Consorzi di Bonifica e gli altri enti decentrati delle Regioni”. Ricco ed articolato il dibattito che ha registrato la partecipazione dei parlamentari Giuseppe Di Giacomo (Pd), Roberto Ammatuna (Pd), Innocenzo Leontini (Pdl) e dell’ex senatore Gianni Battaglia, mentre, per i consiglieri provinciali sono intervenuti Salvatore Moltisanti (Fi), Fabio Nicosia (Pd), Pietro Barrera (Mpa), Alessandro Tumino (Sd), Enzo Pelligra (An), Giovanni Iacono (IdV), Ettore Di Paola (Udc), Silvio Galizia (Azzurri verso il Pdl), Ignazio Nicosia (Alleanza Siciliana-La Destra). Il consiglio si è chiuso col voto di due ordini del giorno proposti dall’Upi e dall’Urps. Il primo è stato votato con l’astensione di Iacono (IdV) e Ignazio Nicosia (La Destra), mentre, il secondo che prevede tra l’altro l’immediata conferma e conseguente corresponsione dei fondi per la viabilità secondaria “sottratti” per dare copertura finanziaria all’abolizione dell’Ici è stato votato all’unanimità.