venerdì 23 aprile 2010

IL 25 APRILE E I FASCISTI ROSSI !

" I Fascisti rossi, campioni della violenza verbale e della propaganda, rendono le
celebrazioni per il prossimo 25 Aprile a Modica un esempio di faziosità. Il Sindaco
Peppone Buscema e i suoi sinistri Assessori ricacciano Modica negli anni 70, gli anni
dell'odio ideologico e della bugia, senza tenere conto della nuova sensibilità nazionale
di pacificazione e di riflessione contro la guerra civile e la stupidità della guerra in
generale."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, denuncia con
durezza la scelta dell'Amministrazione di dare un taglio fazioso e di divisione alle
celebrazioni per il 25 Aprile.

" Affidare ai fascisti rossi l'organizzazione del 25 Aprile secondo un taglio superato
dalla storia e esecrato persino dal Presidente Napolitano che ci invita al superamento
delle barriere politiche e al raggiungimento della pacificazione nazionale, è nel DNA di
questa Giunta. Da un lato un manipolo di marxisti e di cattocomunisti oggi mascherati da
PD, dall'altro l'ignoranza totale e la mancanza di conoscenza della storia patria,
rappresentata da Riccardo Cuor di Grammatica e dal MPA di Modica la cui massima
espressione culturale è Enzo Scarso. Cosa potevamo aspettarci da una siffatta compagnia ?
Cosa farà l'Avvocato Scarso,capogruppo del MPA, forse l'unico a comprendere la portata
ideologica e politica della scelta ? Parteciperà a questa sceneggiata, svendendo la sua
storia politica e personale ?"

" E così il 25 Aprile a Modica sarà vintage, con tanto di bella ciao e bandiere rosse.
Sarà un occasione per dividere, soddisfacendo i pochissimi che considerano ancora queste
anticaglie attuali e cariche di significato. L'unico significato che riusciamo a dare è
quello che una Giunta fallita e ormai alla frutta, non riuscendo a produrre risultati per
la Città, offre agli ambienti pseudo culturali a lei contigua i simboli della propaganda
comunista sempre utile alla bisogna."

" Noi crediamo ad un 25 Aprile diverso. Il 25 Aprile per noi significa pacificazione
nazionale e riflessione. I nostri combattenti, italiani, di ogni parte e di ogni colore,
sono per noi degni di rispetto e di ammirazione per il coraggio delle scelte e per
l'amore verso l'Italia. I nostri caduti, partigiani o repubblichini, ci consegnano con il
loro sacrificio il senso della stupidità delle guerre, soprattutto civili. Il nostro 25
Aprile è il 25 Aprile di una Nazione che ha saputo fare tesoro dei propri errori e dei
propri orrori, utilizzandoli per crescere e per svilupparsi e non per dividersi. Ma
tant'è. Il 25 Aprile a Modica, sarà un 25 Aprile fuori dalla storia e lontano dalle
sensibilità di una intera nazione, con buona pace dell'Onorevole Violante che da
Presidente della Camera, nel 1996 superò la propaganda riconoscendo ai "ragazzi di Salò"
dignità ed onore."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Non comprendo, presidente Failla, il senso di questo intervento!?! é evidente che la guerra rappresenta una delle peggiori atrocità che il genere umano possa avere mai compiuto e che ancora oggi continua a compiere nell'indifferenza di tanti, ma non capisco il suo intervento nei confronti dell'aministrazione con questi toni visto che è un importante esponente locale del partito dell'amore: va bene la critica, ma tacciare di ignoranza i suoi (ex) alleati dell'mpa??!??
Vorrei poi commentare questa frase: "I nostri caduti, partigiani o repubblichini, ci consegnano con il loro sacrificio il senso della stupidità delle guerre, soprattutto civili." Un'affermazione di questo genere oscilla tra il vego e la pericolosità: vuole forse dire che i partigiani, combattendo una guerra, per di più civile, abbiano agito stupidamente??? Sinceramente io nn credo che neppure i repubblichini abbiano fatto una scelta stupida: probabilmente, in maniera comprensibile, ma nn per questo giustificabile, molti repubblichini decisero di nn scegliere (E NON DI FARE UNA DELLE DUE SCELTE POSSIBILI!!) perchè così gli sembrò più semplice. Altrimenti nn si spiegherebbe perchè tuttora l'ONU (e l'Italia) combatte delle guerre di Liberazione, tanto più in paesi indipendenti. Presidente, spero in una sua risposta.