giovedì 8 aprile 2010

IL PARCO DEGLI IBLEI MORTIFICA IL TERRITORIO. LA POLITICA SIA RESPONSABILE !

"Il Parco degli Iblei, così come pensato e perimetrato, è l'ennesimo tentativo di
mortificare un territorio in crescita come quello della Provincia di Ragusa.
L'applicazione delle norme che accompagnano l'istituzione di un parco nazionale vincolano
per sempre ogni metro quadrato del nostro territorio, senza possibilità concrete di
tornare indietro."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, ha così commentato i nuovi
sviluppi che la vicenda del parco degli Iblei sta registrando, dopo lo studio scientifico
presentato dalla Camcom di Ragusa, che evidenzia come il Parco possa velocemente
trasformarsi da opportunità e risorsa a vincolo e freno dell'economia.

" In Consiglio Provinciale sono intervenuto a nome del mio gruppo su questo argomento ed
ho spiegato che noi non eravamo a priori contrari al Parco come invece altri erano a
favore senza nessuna spiegazione, solo sulla base di convincimenti personali. Noi non
siamo ambientalisti di maniera e per questo crediamo che al di là di una generica volontà
di avere il Parco vogliamo ben comprendere le implicazioni ed i vincoli che ne
deriveranno. Oggi abbiamo le idee abbastanza chiare per dire che il Parco sarà una
mortificazione del territorio e che la Provincia di Ragusa ne può fare tranquillamente a
meno."

" La politica ha l'obbligo di valutare l'impatto e non di iscriversi al partito del Si o
del No senza comprendere. La Camcom ha avviato uno studio serio che dimostra in maniera
inequivocabile che il Parco così come è stato immaginato è non solo un freno alla
economia ma anche un pesante vincolo alla vita quotidiana di tutti noi, visto che in
alcune aree non si potrà accendere nemmeno un fuoco per un banale barbecue."

" Molti cittadini mi hanno chiesto di coordinare un comitato spontaneo che nei prossimi
giorni ufficializzeremo e che dirà la propria sulla base di studi tecnici e
scientificamente sostenibili per avvalorare la tesi di una riperimetrazione del Parco
secondo criteri sostenibili e che non pongano altri vincoli al nostro territorio, oltre
quelli già esistenti. Sarà questa la strada che vorremo percorrere per confrontarci con
le altre realtà della nostra Provincia."

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