lunedì 3 maggio 2010

CRESCE LA POPOLAZIONE A MODICA ... DEI RATTI DI FOGNA !!! FAILLA SCRIVE AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA. SERVE UNA PETIZIONE POPOLARE ?

Si pone sempre con crescente pericolosità per l’igiene e la salute pubblica dei cittadini di Modica , il problema dei ratti di fogna che infestano i centri storici e la frazione di Marina di Modica.Stanchi di assistere inermi al dilagante fenomeno riproduttivo della specie e senza alcuna resistenza o azioni di contrasto, raccogliendo le lamentele di numerosi cittadini residenti, Il V.Presidente del Consiglio provinciale Sebastiano Failla espone i fatti anche alla Procura della Repubblica, atteso il rischio di contagio e di macro-trasmissibilità di malattie legate ad un possibile contagio.Nella lettera sottoscritta da numerosi residenti, Failla mette in guardia circa il ripopolamento incontrollato che rende la Città una “bomba” ad orologeria sotto il profilo dell’igiene pubblica.“Quello che preoccupa ancor di più,-si legge nella nota di Failla- è l’assoluta inerzia del preposto Assessore all’Ecologia e del Sindaco quale massima autorità sanitaria del territorio. Infatti, non si registrano azioni di contrasto al fenomeno , nonostante tali azioni comportino una spesa minima per le casse comunali”.Epidemiologi avvertono con ricorrenza abituale della sempre più crescente consistenza del problema pantegane e delle malattie ad esse riconducibili, circa una trentina , tra cui per citare le più pericolose, la peste bubbonica, il tifo, la leptospirosi , la toxoplasmosi, che colpisce le donne incinte.“Sull’inadeguatezza dei nostri amministratori transeat- ammette Failla-.Quello che vogliamo, qui, tutelare è la salute dei nostri cittadini attraverso azioni concrete che risolvano i problemi della comunità e migliorino la vivibilità dei quartieri storici e turistici della nostra Città”.

lunedì 26 aprile 2010

RISPONDO ALL'ANONIMO CHE COMMENTA IL PRECEDENTE POST ...

Il problema vero a mio avviso è l'utilizzo che si fa di un evento storico che ha dimensioni che vanno oltre l'utilizzo ai fini della propaganda. Ci hanno per anni ammorbato con le bugie sull'insurrezione di Milano : nessuno il 24 e 25 Aprile insorse a Milano e gli stessi partigiani rossi stavano bene attenti a non uscire allo scoperto perchè non avevano chiaro quando gli americani sarebbero arrivati in Città. Addirittura fino a tarda sera del 24, al passaggio dell'auto del Federale di Milano, molti cittadini si sbracciavano nel saluto romano ... Non si sa mai ... Ci hanno ammorbato per decenni con la retorica stantia della resistenza eroica e immacolata quando la Storia (quella vera, non quella dei vincitori) ci racconta di vigliaccherie varie da parte dei componenti milanesi del CLNAI (Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia). La resistenza si è macchiata di un omicidio (quello di Mussolini ucciso senza alcuna forma di processo, neanche sommario ) e della barbarie di Piazzale Loreto, vero e proprio atto di macelleria messicana della peggiore specie, lasciando alla "gloriosa" reazione popolare due corpi privi di vita. Lo stesso Sandro Pertini ha detto : "La resistenza si è disonorata." Utilizzerò indegnamente le parole di Indro Montanelli raccolte nel libro Piazzale Loreto di Silvio Bertoldi : "Ero rientrato il giorno prima dalla Svizzera e mi trovavo in Piazza San Babila quando fui quasi travolto da uno sciame di persone in bicicletta che, agitando bandiere rosse, gridavano : L'hanno preso ! E' a Piazzale Loreto." Li seguii in bicicletta anche io e vidi una folla tumultuante che si addensava verso un punto sommerso da bandiere e striscioni. Facendomi largo a gomitate, mi avvicinai e vidi i corpi di Mussolini, della Petacci e di tanti altri penzolanti a testa in giù da forche improvvisate su un distributore di benzina. Una folla inferocita imperversava su di essi; sputandogli e orinandogli addosso. Quello spettacolo, che mi ha lasciato addosso un vago senso di vergogna, mi insegnò cos'è la piazza quando si ubriaca di qualche passione e mi ispirò un odio profondo verso tutti coloro che cercano di ubriacarla. La resistenza fenomeno che diventò di massa soltanto nelle ultime ore, quando i tedeschi se ne erano giuà andati o se ne stavano andando dall'Italia, ha avuto degli episodi luminosi che avrebbero potuto diventare materia di saga popolare se i suoi esaltatori non avessero posto il veto a qualunque ricostruzione veramente storica, cioè capace di riconoscere e denunziare quei lati oscuri che non mancano mai, nè possono mancare, in una guerra civile quale fu, piaccia o non piaccia, la resistenza nel nostro paese." Credo che nelle parole di Montanelli ci siano le risposte che dovremmo darci per liberarci dell'odio e dalla propaganda. Dispiace che giovani, per lo più sconoscitori della Storia d'Italia, si riuniscano sotto improbabili bandiere rosse per festeggiare momenti tra i più tristi e tragici, tra i più bui e vergognosi della nostra storia. Dispiace che i veti di cui parla Montanelli siano ancora oggi attuali avvelenando il clima e non consentendo un superamento storico e politico della divisione prodotta ad arte e per la convenienza di una parte ben determinata del cosiddetto arco costituzionale. Spero di avere chiarito il mio pensiero per non lasciare alla mancanza di chiarezza zone d'ombra. Per ciò che concerne Modica il forte paradosso che ho voluto produrre va in questo senso : da un lato amministratori che non riescono a produrre risultati , se non quelli di una propaganda superata. Dall'altra amministratori protesi solo alla difesa e alla creazione di clientele, che se ne infischiano delle impostazioni politiche e si interessano solo alla soddisfazione dei propri bisogni e dei propri sottopanza. Un ultimo passaggio me lo chiede sull'affermazione che lei giudica tra il vago e la pericolosità. Intendevo dire che la stupidità non sta nel moto delle passioni personali, più o meno intense, ma nella strumentalizzazione di chi utilizza le stesse passioni per i propri scopi politici, rendendo carne da macello persone disposte al sacrificio. A presto. Sebastiano Failla

venerdì 23 aprile 2010

IL 25 APRILE E I FASCISTI ROSSI !

" I Fascisti rossi, campioni della violenza verbale e della propaganda, rendono le
celebrazioni per il prossimo 25 Aprile a Modica un esempio di faziosità. Il Sindaco
Peppone Buscema e i suoi sinistri Assessori ricacciano Modica negli anni 70, gli anni
dell'odio ideologico e della bugia, senza tenere conto della nuova sensibilità nazionale
di pacificazione e di riflessione contro la guerra civile e la stupidità della guerra in
generale."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, denuncia con
durezza la scelta dell'Amministrazione di dare un taglio fazioso e di divisione alle
celebrazioni per il 25 Aprile.

" Affidare ai fascisti rossi l'organizzazione del 25 Aprile secondo un taglio superato
dalla storia e esecrato persino dal Presidente Napolitano che ci invita al superamento
delle barriere politiche e al raggiungimento della pacificazione nazionale, è nel DNA di
questa Giunta. Da un lato un manipolo di marxisti e di cattocomunisti oggi mascherati da
PD, dall'altro l'ignoranza totale e la mancanza di conoscenza della storia patria,
rappresentata da Riccardo Cuor di Grammatica e dal MPA di Modica la cui massima
espressione culturale è Enzo Scarso. Cosa potevamo aspettarci da una siffatta compagnia ?
Cosa farà l'Avvocato Scarso,capogruppo del MPA, forse l'unico a comprendere la portata
ideologica e politica della scelta ? Parteciperà a questa sceneggiata, svendendo la sua
storia politica e personale ?"

" E così il 25 Aprile a Modica sarà vintage, con tanto di bella ciao e bandiere rosse.
Sarà un occasione per dividere, soddisfacendo i pochissimi che considerano ancora queste
anticaglie attuali e cariche di significato. L'unico significato che riusciamo a dare è
quello che una Giunta fallita e ormai alla frutta, non riuscendo a produrre risultati per
la Città, offre agli ambienti pseudo culturali a lei contigua i simboli della propaganda
comunista sempre utile alla bisogna."

" Noi crediamo ad un 25 Aprile diverso. Il 25 Aprile per noi significa pacificazione
nazionale e riflessione. I nostri combattenti, italiani, di ogni parte e di ogni colore,
sono per noi degni di rispetto e di ammirazione per il coraggio delle scelte e per
l'amore verso l'Italia. I nostri caduti, partigiani o repubblichini, ci consegnano con il
loro sacrificio il senso della stupidità delle guerre, soprattutto civili. Il nostro 25
Aprile è il 25 Aprile di una Nazione che ha saputo fare tesoro dei propri errori e dei
propri orrori, utilizzandoli per crescere e per svilupparsi e non per dividersi. Ma
tant'è. Il 25 Aprile a Modica, sarà un 25 Aprile fuori dalla storia e lontano dalle
sensibilità di una intera nazione, con buona pace dell'Onorevole Violante che da
Presidente della Camera, nel 1996 superò la propaganda riconoscendo ai "ragazzi di Salò"
dignità ed onore."

giovedì 8 aprile 2010

IL PARCO DEGLI IBLEI MORTIFICA IL TERRITORIO. LA POLITICA SIA RESPONSABILE !

"Il Parco degli Iblei, così come pensato e perimetrato, è l'ennesimo tentativo di
mortificare un territorio in crescita come quello della Provincia di Ragusa.
L'applicazione delle norme che accompagnano l'istituzione di un parco nazionale vincolano
per sempre ogni metro quadrato del nostro territorio, senza possibilità concrete di
tornare indietro."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, ha così commentato i nuovi
sviluppi che la vicenda del parco degli Iblei sta registrando, dopo lo studio scientifico
presentato dalla Camcom di Ragusa, che evidenzia come il Parco possa velocemente
trasformarsi da opportunità e risorsa a vincolo e freno dell'economia.

" In Consiglio Provinciale sono intervenuto a nome del mio gruppo su questo argomento ed
ho spiegato che noi non eravamo a priori contrari al Parco come invece altri erano a
favore senza nessuna spiegazione, solo sulla base di convincimenti personali. Noi non
siamo ambientalisti di maniera e per questo crediamo che al di là di una generica volontà
di avere il Parco vogliamo ben comprendere le implicazioni ed i vincoli che ne
deriveranno. Oggi abbiamo le idee abbastanza chiare per dire che il Parco sarà una
mortificazione del territorio e che la Provincia di Ragusa ne può fare tranquillamente a
meno."

" La politica ha l'obbligo di valutare l'impatto e non di iscriversi al partito del Si o
del No senza comprendere. La Camcom ha avviato uno studio serio che dimostra in maniera
inequivocabile che il Parco così come è stato immaginato è non solo un freno alla
economia ma anche un pesante vincolo alla vita quotidiana di tutti noi, visto che in
alcune aree non si potrà accendere nemmeno un fuoco per un banale barbecue."

" Molti cittadini mi hanno chiesto di coordinare un comitato spontaneo che nei prossimi
giorni ufficializzeremo e che dirà la propria sulla base di studi tecnici e
scientificamente sostenibili per avvalorare la tesi di una riperimetrazione del Parco
secondo criteri sostenibili e che non pongano altri vincoli al nostro territorio, oltre
quelli già esistenti. Sarà questa la strada che vorremo percorrere per confrontarci con
le altre realtà della nostra Provincia."

mercoledì 7 aprile 2010

LA MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE UCCIDE IL TURISMO !

" L'Amministrazione Buscema ha inferto l'ennesimo colpo mortale al turismo nella Città di Modica. Il giorno di Pasquetta ha denunciato l'insipienza e la sciatteria della Giunta Comunale che priva di ogni programmazione, ha fatto in modo che i monumenti restassero tristemente chiusi e che nessuna turnazione fosse prevista tra i ristoratori e i titolari di locali pubblici."Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, ha così commentato il disastroso bilancio di una giornata di festa che avrebbe dovuto portare turismo e crescita economica." Piuttosto che programmare chiusure e turnazioni tra gli esercenti l'Assessore al Commercio e il Sindaco hanno come al solito preferito lasciare tutto al caso, ottenendo il risultato di avere il 95% dei locali pubblici con le saracinesche serrate e facendo in modo che i turisti scappassero via dalla Città in cerca di accoglienza adeguata e a misura di turista."" L'incredibile chiusura dei monumenti storici, grazie ai quali Modica ha l'onore di essere annoverata tra il Patrimonio Mondiale dell'Umanità, è la cartina al tornasole del provincialismo, dell'impreparazione e del dilettantismo che accompagna questa Amministrazione Comunale fin dai suoi primi passi."" Da tempo oramai ci siamo resi conto che questa Giunta è un peso morto che frena lo sviluppo e lo deprime. E' il momento di prendere atto di una incompetenza di fondo che non fa salvo nessuno dei componenti della maggioranza che pensano solo al modo di restare in sella non affrontando nessuno dei nodi cruciali per lo sviluppo della Città."" La politica del Turismo è solo apparentemente una sfaccettatura del problema generale. In realtà per una Città i cui investimenti privati degli ultimi anni sono andati in direzione del turismo e dell'accoglienza da dare ai turisti in visita, questi passaggi a vuoto determinano una depressione chiarissima dell'economia che rende gli sforzi degli investitori privati vani e antieconomici."" Per le prossime festività suggeriamo all'Assessore al Commercio ed al Sindaco di convocare gli operatori e programmare per tempo aperture e chiusure non solo dei ristoranti ma anche dei locali pubblici di altra natura. Suggeriamo anche di emettere un semplice Ordine di Servizio, che può essere preparato in pochi minuti, per disporre l'apertura dei monumenti storici a partire proprio dai due siti Unesco per consentire a chi viene da fuori di fruire delle bellezze della Città e di evitare che questi turisti tornino a casa delusi e predisposti ad una cattiva pubblicità nei confronti di Modica."

lunedì 29 marzo 2010

LETTERA APERTA AL MINISTRO DEI TRASPORTI SEN. MATTEOLI SULLA SITUAZIONE DELLA FERROVIA IN PROVINCIA DI RAGUSA

Ecco il testo della lettera aperta che il Vice Presidente del Consiglio Provinciale
Sebastiano Failla ha inviato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Sen. Altero
Matteoli per denunciare l'ennesimo abuso ai danni del nostro territorio da parte dei
vertici di TrenItalia :

Al Ministro
dei Trasporti e delle Infrastrutture
Sen. Altero Matteoli


Ragusa lì 29/03/2010


Oggetto: Situazione del Trasporto Ferroviario in Provincia di Ragusa.


Ill.mo Sig. Ministro,

questa mia lettera aperta, che mi permetto di inviare agli Organi di Stampa, ha per
oggetto la triste e incancrenita condizione del trasporto ferroviario nella provincia più
meridionale della Nazione.

Inopinatamente, con una decisione inopportuna e devastante, i vertici regionali di
TrenItalia hanno soppresso le corse del fine settimana in tutta l'area del Sud-Est della
Sicilia che comprende in toto la provincia di Ragusa.

E', questa decisione, l'ennesimo atto concreto che porta allo smantellamento della tratta
ferroviaria in provincia di Ragusa.

Alle rassicurazioni verbali da parte di TreniItalia alle rappresentanze Istituzionali del
nostro Territorio, circa una sbandierata volontà di potenziamento della tratta,seguono
senza sosta gli atti che vanno in direzione opposta, cioè verso la definitiva dismissione
della rete ferroviaria nella nostra area geografica.

Al danno si aggiunge la beffa visto che non sono state previste corse sostitutive via
autobus e visto che i chilometri-treno risparmiati andranno ad incrementare il traffico
sulla tratta Messina-Catania.

Sig. Ministro, l'Italia non finisce a Catania ed è per questo che speriamo nel Suo
autorevole e risolutivo intervento per ripristinare lo stato precedente alla decisione e
per stimolare le ferrovie a predisporre un serio piano di rilancio della linea nella
nostra provincia, costruita da Mussolini negli anni '30 del secolo scorso e mai più
ammodernata.

La Sua sensibilità La porterà di certo a comprendere che questo territorio non può subire
l'ennesima rapina che impoverisce in prospettiva la dotazione infrastrutturale minima a
nostra disposizione, visto che proprio la provincia di Ragusa è l'unica provincia della
Nazione a non avere neanche un centimetro di autostrada.

L'economia effervescente e laboriosa della nostra provincia dimostrata dai dati ISTAT
sulla produzione di PIL, sul tasso di disoccupazione e sul rapporto nascita-morte delle
partite IVA, non merita questa ennesima mortificazione.

Il nostro popolo è abituato da secoli a sopportare gli abusi e gli scippi che i
conquistatori, i più diversi, hanno da sempre perpetrato ai nostri danni.

Siamo gente abituata a lavorare anche in condizioni da terzo mondo, ma è davvero
drammatico comprendere di essere l'ultima provincia dell'Impero.

Confidiamo nella Sua visione complessiva di una Nazione moderna che offre alternative
valide all'unico trasporto possibile nel nostro territorio le cui merci e prodotti
viaggiano quasi esclusivamente su trasporto gommato.

Ill.mo Sig. Ministro raccolga la denunzia che interpreto a nome di un intera provincia e
intervenga in modo decisivo in favore di questa popolazione e di questo territorio
difendendone le già misere infrastrutture disponibili.


Il Vicepresidente del Consiglio
della Provincia Regionale di Ragusa
Sebastiano Failla