mercoledì 23 luglio 2008

A cosa servirebbe la politica ...

Riceviamo da un cittadino modicano questa segnalazione di disservizi che ho voluto mettere sul mio blog, perchè è un esempio del corretto rapporto che il cittadino dovrebbe avere con la politica : non già la richiesta di favori ma la pretesa di avere i propri diritti tutelati.

Questa visione della politica è purtroppo dei pochi. Questa pubblicazione sia per l'autore una mia personale attestazione di stima e di amicizia.

Se vi fosse un rapporto corretto con la politica da parte di tutti molti diritti concessi come favori sarebbero semplicemente e splendidamente diritti. E i politici potrebbero fare i politici, amministrando e legiferando, e non i collocatori.

I nomi e i numeri di telefono sono volutamente omessi per tutela della privacy.

Alla c.a. dell'Assessore al Lavoro Regione Sicilia On.le Ass. Carmelo Incardona

Oggetto: Segnalazione atti di disservizi.


Lo scrivente: XXXXXX - XXXXXX (il nome viene omesso per mia scelta), Modica (RG), Via XXXXXXX tel fax 0932.XXXXXX Mobile 338.XXXXXXXX e-mail xxxxx@xxxxx


I fatti: Il quotidiano " Il giornale di Sicilia" del 20 luglio 2008, nella cronaca di Ragusa, titolava: "Formazione turistica prorogate le iscrizioni" con cui si dava notizia che giorno 21 luglio 2008 decorreva l'ultimo giorno di proroga per l'iscrizione al corso di formazione, promosso dalla Regione Siciliana, di "specialistica per addetti allo Sviluppo Commerciale e Incoming per aziende turistiche ricettive e extraricettive", un corso della durata di 120 ore da svolgersi a Modica (RG).

L'istanza di iscrizione andava fatta secondo la modulistica disponibile nel sito dell'Assessorato Regionale al Lavoro. Visitato il sito di riferimento, non si trova on line alcun riferimento alla suddetta formazione, né tanto meno alcuna notizia al riguardo.Per maggiori informazioni telefono, quindi, al numero dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico (091/XXXXXXXX) ma nella fascia oraria che và dalle ore 11:45 fino alle ore 13: 20 circa, non trovo risposta alcuna, poiché il terminale telefonico pur risultando libero, non trova risposta alcuna da parte dell'operatore. Intorno alle ore 12:00 circa, telefono al numero 091/ XXXXXXXXX, alla cui utenza dovrebbe rispondere il Dirigente dell'Ufficio XXXXXXX "XXXXXXXX XXXXXXX", ma anche in questo caso il telefono risulta libero e non lo prende nessuno.Dopo qualche istante telefono al numero 091/XXXXXXXX, alla cui utenza finalmente risponde un addetto di segreteria del Dirigente l'Ufficio XXXXXXXXX e spiego all'operatore che chiedevo informazioni circa il corso di formazione di cui all'oggetto; questi mi indica di telefonare al numero 091/XXXXXXXX.Telefono al numero 091/XXXXXXXXXX e l'operatore mi risponde che le mie richieste le poteva esaudirle solo il numero 091/ XXXXXXXXXXXX, cioè il call - center dell'U.R.P. di cui dicevo in premessa che non rispondeva alcuna persona; comunque anche in questo caso ho provato a chiamare, senza avere esito alcuno.L'unica via d'uscita al mio problema rimaneva, quindi, di fare presente al Dirigente dell'Ufficio XXXXXXXXXX Dott. XXXXXXXX il disservizio in atto, quindi, telefonando al numero 091/xxxxxxxxxx ho chiesto di potere parlare con quest'ultima.Lo stesso operatore che mi aveva dato il numero 091/xxxxxxxxxx sapendo qual'era la mia richiesta e riconoscendo il mio numero di utenza per quanto si dirà appresso, pretendeva di sapere qual'era l'oggetto della richiesta da fare al Dirigente e, alla mia resistenza dal farne presenti le motivazioni, questi mi dice che per ottenere un appuntamento telefonico con la Dirigente era necessario sapere anticipatamente l'oggetto delle richieste da sottoporre a quest'ultima; la mia risposta è stata che da parte mia potevo lasciare i miei riferimenti telefonici e le mie generalità, ma che non sarebbe stato giusto lasciare detto anche le motivazioni, atteso fra l'altro che si sarebbe trattato solo di un colloquio telefonico; a tale risposta l'operatore mi risponde: "allora faccia come vuole, in tal caso se lei non vuole dirmi le motivazioni, io non posso farla parlare neppure telefonicamente con il Dirigente".L'operatore avendo utilizzato un comportamento alquanto sgradevole, insensibile dell'interlocutore che poteva avere i suoi buoni motivi a richiedere di parlare con il Dirigente l'Ufficio e, comunque, che telefonava da una distanza tale da non potersi permettere agevolmente di recarsi in tempi brevi presso l'Ufficio in questione, non curante del fatto che questi si trova a ricoprire un servizio cui deve potere usufruire un'utenza di caratura regionale, atteso che gli unici interlocutori per tutta la Regione Sicilia sono questi numeri poc'anzi descritti e, soprattutto, atteso che i comportamenti telefonici utilizzati dall'operatore sono stati di colui il quale ragiona consapevolmente del fatto che "tanto non puoi farmi nulla", comportamento equivalente ad educazione egoistica, intollerante e mafiosa, decido di ritelefonare al numero 091/xxxxxxxxxx e rispondendomi lo stesso operatore, dico: " In questi giorni Lei sa, da buon palermitano, che si commemora l'eccidio del Dr. Paolo Borsellino, io Le dico che sono le persone come Lei che, quotidianamente, uccidono Paolo Borsellino", salutandolo Lo congedo.Trascorsi appena cinque minuti, telefonano alla mia utenza con il numero 091/xxxxxxx, una signora chiede di parlare con me: la suddetta mi dice che io mi sono comportato maleducatamente con il suo collega e mi chiede di sapere quale fosse stato l'oggetto del contendere. Da parte mia, avendo spiegato, anche se interrotto nella spiegazione ripetutamente da questa signora, tanto ciò vero che sono arrivato all'espressione "scusi ma Lei vuole che Le dia la versione dei fatti che a Lei conviene avere o che Le dia la mia versione dei fatti", quest'ultima mi spiega che è necessario sapere l'oggetto da sottoporre al Dirigente perché diversamente non sarebbe stato possibile parlare neppure telefonicamente con questi ed io, fra l'altro, ho fatto presente che in un'era in cui si tende sempre più alla rigidità della tutela della privacy, sono tenuto a sbandierare a tutti l'oggetto di discussione, eventuale, fra me e il Dirigente? Questa signora mi risponde che per motivi di Ufficio la tutela della privacy non è violata quindi se avessi voluto parlare con il Dirigente dovevo necessariamente anticiparne il colloquio a loro; in ultima analisi, questa signora mi chiede che se avessi avuto da chiedere qualcosa di metterlo per iscritto e faxare al numero di fax dell'Ufficio di cui al contendere.Atteso che per motivi di utilità pratica, qualora il mio fax fosse mai pervenuto all'Ufficio di segreteria del Dirigente, facendo a questo punto le mie rimostranze sia per la continua assenza dell'operatore del numero 091/xxxxxxxxx, sia per i comportamenti utilizzati dagli operatori della segreteria 091/xxxxxxxx, fosse stato sicuramente cestinato, congedo la signora dicendo che, arrivati a questo punto della questione, non avrei di certo utilizzato le vie che questa mi suggeriva ma avrei attivato i miei canali di ordine legale.

Nel diritto: Atteso che i comportamenti utilizzati dagli operatori telefonici cui all'oggetto hanno creato un grave disservizio e che, per tale disservizio, i termini di scadenza perentori dell'iscrizione sono ad oggi scaduti, è riscontrabile una negligenza da parte di costoro nella gestione del servizio dell'Ufficio addetto alla formazione o, comunque, nella gestione dell'Ufficio di segreteria del Dirigente l'Ufficio XXXXXXXXXXXX, e che per tale negligenza sono trascorsi infruttuosamente i termini per accedere all'iscrizione al corso e per la quale, possono essere richiesti i maggiori danni.-Quanto all'operato del Dirigente l'Ufficio XXXXXXXXXX dott. XXXXXXXXXX XXXXXXX, è da verificare se la circolare interna circa la veridicità della richiesta dell'anticipazione dell'oggetto degli appuntamenti telefonici presso l'Ufficio stesso che questi ricopre, sia una circolare esistente e messa agli atti ovvero se si tratti di una vera e propria invenzione da parte della segreteria dell'Ufficio che questa ricopre; in tal senso, se è vero il primo caso, è da verificare se la richiesta dell'anticipazione dell'oggetto degli appuntamenti rientri nelle pretese legittime del Dirigente; diversamente, qualora, la segreteria agisca in maniera autonoma al di là dell'insaputa del Dirigente stesso, verificare se è il caso di attuarne i provvedimenti disciplinari del caso.Fra l'altro, è utile indicare se la telefonata proveniente dall'utenza 091/xxxxxxxx per la chiarificazione di quanto avvenuto telefonicamente fra me il collega, rientra tra i compiti designati all'Ufficio di segreteria, quanto più che i toni con cui tale colloquio è avvenuto, sono stati più arroganti che chiarificatori, quindi, tendenti non già a fare chiarezza quanto a inveire maggiormente contro l'utente stesso; d'altronde, partendo dal presupposto che l'Ufficio di segreteria ha operato secondo i dettami di competenza e la correttezza Istituzionale cui è tenuta.-Infine, è utile verificare secondo l'ordine di servizio dell'operatore dell'utenza 091/xxxxxxxx, quali sono i motivi per cui l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, che è deputato a dare tutte le delucidazioni del caso e che per tali motivi non può e non deve rimanere scoperto, attesa l'importanza del servizio che deve essere garantito all'utenza che lo richiede, per quali motivi nella fascia oraria indicata, non rispondeva mai nessuno, ricorrendo i presupposti dell'ipotesi dell'assenteismo.

Fermo il resto.

Distinti saluti.


Questa segnalazione è sul tavolo dell' Assessore che intende chiarire i dettagli della vicenda e tutelare non il cittadino segnalante ma tutti coloro i quali si rivolgeranno da ora in avanti a quegli uffici.

Vi farò sapere cosa succederà.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Sebastiano, finalmente anche tu hai un blog.. lo scopro solo adesso vedendo un articolo su modicaliberata. Spero che la politica serva anche a sistemare anche altre cose nel campo del lavoro. Mi spiego meglio, Sono Anna, 28 anni, ragioniera, da parecchi anni lavoro in una azienda a Modica come ragioniera. Bene ho un contratto a tempo indeterminato, e sulla carta ho tutti i diritti, in realtà percepisco 650 euro al mese, firmando una bustapaga di 1200 circa. Riguardo alle ferie ne faccio solo 2 settimane all'anno, e niente trredicesima. Bene come me tutti gli altrti colleghi, anche quelli padri di famiglia, io mi occupo di contabilità e so quanto questo scherzetto fa guadagnare ai miei titolare/i. In realtà non siamo noi soli ad operare in questo regime, ma ho moltisimi amiche e amici che lavorano in tutto il territorio provinciale e la musica non cambia. Vorremmo ribbellarci, vorremmo fare intervenire l'assessore al lavoro (Incardona) ma francamente non abbiamo il coraggio perchè durante la campagna elettorale è stato ospite e lo so per certo di un'azienda di ragusa che opera in questo regime. Allora ti chiedo, noi non abbiamo giustamente il coraggio di prendere nessuna posizione, anche perchè chi l'ha fatto si ha vinto in tribunale ma poi ha perso nella vita. Se siete davvero la faccia del cambiamento, se siete davvero onesti se siete davvero a favore della sicilia e dei siciliani, allora fate iniziare i controlli, prendete delle iniziative esemplari.... avrete il nostro appoggio e il nostro voto. Sebastiano sei un giovane come noi, magari hai avuto la fortuna di nascere in una famiglia migliore delle nostre..... Aiutaci e ne guadagnerai in stima, voti , e apprezzamento popolare.
A presto
Anna

Anonimo ha detto...

Ciao, Sono Giorgio, ,scrivo da Modica, volevo dirti circa questi corsi, non è che sono i dipendenti che non vogliono rispondere al telefono, c'è un errore di fondo, i corsi sono fatti e gestiti interamente dalla politica. Mi padre, che tu conosci, fa parte di un importante pertito politico, anche se non si è mai candidato. Ogni volta che ci sono questo corsi, poveri idioti i ragazzi che provano a partecipare, lo sai meglio di me è tutto finto. L'altra volta ci ha partecipato mio fratello, ma ha pensato a tutto mio padre. Non serve che la gente dia le risposte al telefono, basta avere gli amici giusti. Anche io ho partecipato ad altri cosri di questi. Ps: prima che mettevano i manifesti di questi corsi, già esistevano gli elenchi con i nomi di chi doveva farli! Sebastiano, devo fare nomi e cognomi? Sono gli amici quelli che contano....... Giorgio da Modica

Anonimo ha detto...

Sebastiano, finalmente si inizia almeno in apparenza un discorso serio. Il lavoro Grigio, come vedo un'altra mia concittadina ha sollevato una questione più grave di quanto si pensi. Da un lato ci sono aziende che localmente assumono noi donne part time, e poi lavoriano tutto il girono, dall'altro lato ci sono aziende che sulla carta assumono tutto regolare, e poi nella realtà dei fatti e davvero tutto diverso. E' desolante questo modo di fare dei nostri imprenditori/sfruttatori. Tu da che parte stai? Non ti chiedo di stare dalla nostra, ci mancherebbe, ma alemno cerca di stare dalla parte della giustizia e della legalità. Questo genre di abuso che subiamo ogni giorno "noi lavoratrici delle piccole e medie imprese locali" è un pizzo ancor più grave del pizzo che alcuni imprenditori pagano alla mafia in alcune città della sicilia. Tempo fa si diceva: un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità. E noi? un intera classe di dipendenti che paga questo pizzo cos'è?
In tempo di campagna elettorale i partiti locali della sinistra pensano a occuparsi di problemi della giustizia dei suoi avversari. I partiti locali della destra pensano a come meglio sistemare certe vicende familiari e di evidenti interessi personali, sta di fatto che tutti dico tutti siete con i nostri datori (sfruttatori)! Cosa possiamo fare? qui non è una questione di ribbellarci singolarmente o a gruppo, qui deve uscire il caso, il singolo o il gruppo è morto prima di iniziare a nascere!
Alessandra da Modica

Sebastiano Failla ha detto...

Amici, vi ringrazio di avere partecipato a questo post che, a quanto sembra, ha acceso l'interesse di una particolare area sociale, quella dei dipendenti di ditte private. Sono d'accordo con Alessandra, quando dice che un popolo è senza dignità perchè paga il pizzo. Credo che abbia ragione anche quando si chiede se una intera classe di dipendenti si ginuflette rispetto alla richiesta (estorsione ?) di un datore di lavoro che fa firmare una busta e che ne corrisponde un altra. Il sistema è davvero distorto perchè abbiamo in un solo ambito una serie di incrostazioni legislative che si riferiscono anche a fasi storiche diverse da quella attuale e che hanno creato queste disparità socio economiche.
Da un lato abbiamo con l'Euro un potere d'acquisto di salari e stipendi dimezzato nella sostanza e ridotto ad un quarto da una impennata ingiustificata dei prezzi dei beni di consumo principale. Dall'altra abbiamo l'impresa, che nel corso degli anni non è stata vista come un soggetto giuridico che crea ricchezza, benessere ed economia ma come una vacca da mungere nei momenti del bisogno. Così abbiamo assistito a Governi di ogni colore che quando avevano da registrare i conti o avevano manovre aggiuntive da fare per raddrizzarli aggradivano le aziende imbottendole di tasse e balzelli. Nasce quindi da un rapporto squilibrato tra Stato e Aziende private, tra Stato e dipendenti e tra Aziende e dipendenti l'andazzo di oggi che è deplorevole e che non riesce a dare prospettive serie ad una intera generazione.

Se vi fosse un maggiore equilibrio fiscale e una maggiore consapevolezza che le Aziende sono il nucleo base della economia, così come le famiglie lo sono per la società, avremmo un sistema che potrebbe offrire una maggiore tutela a tutti i soggetti attori dell'economia.

Invece si tollera (tutti, compresi coloro i quali accettano buste paga ridotte rispetto a quelle ufficiali) questo sistema che porta alla fine dello stesso. Come chiamate infatti la crescita zero o zero virgola se non il collasso del sistema e la fine dell'economia così come oggi la intendiamo ?

Per scendere su discorsi meno generali dovremmo riuscire a rinnovare un patto sociale ed economico fra imprese e dipendenti non più imperniato su criteri di classe ( Io dipendente, tu padrone e viceversa) ma su criteri di armonia sociale. Sembra impossibile ma è più semplice di quanto si pensi. Partiamo dal ragionamento che sia le imprese sia i dipendenti hanno bisogno l'uno dell'altro. Se l'impresa non ha dipendenti non può produrre e viceversa se il dipendente non ha lavoro non può vivere dignitosamente. Partendo da qui è semplice passare al ragionamento successivo che vuole secondo logica che vi sia una condivisione di fondo del modo di impostare le politiche sul lavoro e le dinamiche della produzione. Un rapporto armonioso tra lavoratori e imprenditori è conveniente per tutti. Non a caso i casi di successo reale delle imprese sono quelli dove vi è un corretto rapporto tra impresa e lavoratori. In piccolo sta alla sensibilità dell'imprenditore sapere essere imprenditore e non putiaru. In grande sta alle politiche di detassazione del lavoro e delle misure in favore dell'aumento della produttività che potranno migliorare le condizioni complessive del lavoro in Italia.

Affronterò il problema con Carmelo che ha cuore e passione per poterlo affrontare con equilibrio e cercare di migliorare le condizioni dei dipendenti e del cosiddetto lavoro grigio, su cui prestissimo interverrò sperando di trovarvi al mio fianco.

Anonimo ha detto...

Caro Sebastiano sono ancora Anna,
grazie che hai risposto..... è già un segnale. Quello che ti chiedo però oltre alle belle parole che io sintetizzo con hai cercato di salvare capra e cavoli, vorrei spiegarti meglio cosa vorremmo: Vorremmo che i giornali si occupassero della questione Lavoro Grigio, vorremmo che la finanza iniziasse i controlli che non esistono per nulla (non dico controllare il 100% ma iniziare a fare i contrrolli) vorremmo che l'assessore al lavoro si schierasse, o con il lavoro grigio o con quello regolare, vorremmo che questa realtà sociale che tutti sappiamo sia una vergogna, che tutti i dipendenti che subiscono tale ricatto si sentano liberi di porte dire di no! le parole Sebastiano non servono, a noi serve dignità. Fate partire i controlli, come stanno facendo per la sicurezza sul lavoro, vedi i miei capi da quando Lombardo ha detto che ci saranno 300 ispettori per la sicurezza, hanno fatto di tutto per non farsi trovare impreparati, prima i colleghi....(io lavoro in ufficio) erano all'arte dell'arragiarsi in termini di sicurezza! a dopo
Anna

Anonimo ha detto...

Ciao, sono Giovanni, 45 anni, con moglie e figli. Da oltre 20 anni lavoro in una azienda locale. In 20 anni non ho mai percepito lo stipendio della busta paga, non ho mai goduto le ferie della busta paga, e non so cosa prevee il mio contratto di lavoro. Credo sia giunt al'ora di fare partire dei controlli... perchè noi nelle condizioni in cui siamo non possiamo fare le denunce! Non dare colpa all'euro, vedi anche 20 anni fa quando le aziende guadagnavano bene, non rispettavano i contratti, anche 20 anni fa mi fu detto che poi alla fine non dovevo cercare buon'uscita! Basta Sebastiano di occuparvi di precari!!! Fate le cose serie
Giovanni

Sebastiano Failla ha detto...

Anna ha ragione. Il solo dichiarare un giro di vite su una determinata situazione ha un potere di risonanza enorme che allerta chi ha il carbone bagnato. Ma non basta solo dichiarare. Bisogna avere il coraggio di sfidare condizioni consolidate che spesso sono incacrenite all'inverosimile.

Ad Anna e ai tanti nelle sue condizioni assicuro un impegno più pressante delle semplici parole. Già domattina chiederò al mio Ufficio di fissare un incontro con il Comandante della Guardia di Finanza della Provincia di Ragusa per capire quali strumenti abbiamo a disposizione per ridurre il lavoro grigio e come attivarli.

Vi informerò tramite questo blog e la stampa della vicenda e seguiremo insieme l'evolversi della situazione.

Anna e quelli che si trovano nelle sue condizioni hanno il diritto ad essere tutelate dalle Istituzioni e dalla politica. Io intendo dare seguito a questa problematica.

A presto.

Anonimo ha detto...

Sebastiano sono ancora Anna, Grazie, se lo fai.. ti mando un bacione enorme quanto te.. non te la prendere il bacione enorme è un gesto simbolico, Tinienici aggiornati, io ti seguo sul blog e ti faccio seguire.
Grazie Anna

Giorgio A. (Modica) ha detto...

Carissimi amici, carissimo amico Sebastiano,
mi permetto di intervenire su questo post, poichè dopo avere innescato una sollecitazione ad interrogare l'animus di alcuni amici che, come me, hanno a cuore i principi di legalità e pari opportunità, è arrivato un risultato quanto meno tangibile.
Ed ecco che, al risultato sperato, arrivano anche delle denunce implicite da parte di chi, il problema, lo vive in prima persona.
Per chi non lo avesse ancora capito, lo scrivente è proprio colui il quale si è permesso di fare arrivare la lettera cui al titolo.
Oggi escono fuori le verità, risapute da tempo, sul lavoro grigio: ma sappiate che queste sono solo le mezze verità; ci sarebbero da verificare, ad esempio, se tutti gli oneri previdenziali che i datori di lavoro dichiarano siano stati versati, se effettivamente risulti al vero!
Il mio inciso, serviva solo a capire quanto l'Onorevole Assessore Avvocato Carmelo Incardona, avesse a cuore la problematica della tutela di chi non ha voce: sicuramente, ritengo, che una persona con il volto pulito come Questi, non farà passare l'evento inosservato, anzi, penso proprio che incalzerà fino a quando il quadro generale della situazione non gli sarà chiara al punto di potere assumere provvedimenti cristallini.
Ecco, l'obiettivo che ognuno di noi potrebbe prefissarsi, alla luce di avere una spalla di caratura tale da non fare passare inosservati certi comportamenti, è quello di dichiarare guerra ai soprusi!
Guerra, guerra, guerra...
Guerra fatta con armi più che legali, come i passaggi dai blog che contano e fanno sentire la propria voce, com'è il presente; come la carta bollata per adire le vie giudiziarie quando ne ricorrano i presupposti; come il fondere i propri sentimenti di accanimento verso un senso di libertà e giustizia con chi questi valori li sente propri come ognuno di noi.
Siamo sempre pronti a partire in quarta? Tuteliamo i nostri diritti/doveri.
Cordialmente. Giorgio A. (Modica)

Sebastiano Failla ha detto...

Amici,

questo post, a distanza di giorni dalla pubblicazione trova ancora l'interesse di molti. A Giorgio A. devo un ringraziamento particolare: ci ha dato l'opportunità di avviare questa discussione e di confrontarci su un tema serio ed importante.

Ho chiesto al mio Ufficio di prendere un appuntamento con il Capitano della GDF di Ragusa. Marzia,la mia segreteria, come sempre solerte e puntuale, ha già chiamato. L'incontro avverrà alla fine del mese al ritorno dalle ferie. Abbiamo concordato una data orientativa per l'ultima settimana di Agosto, quando un Italia riposata e pimpante riprenderà il lavoro dopo la pausa estiva.

Nel frattempo sto acquisendo dati che mi serviranno per inquadrare il fenomeno nelle sue giuste dimensioni, che ad una prima analisi appaiono sproporzionate per la grandezza e la diffusione.

Il lavoro grigio ha una propria subdola forma. Galleggia tra l'ufficialità e il nero, stritolando speranze ed aspettative di chi lo subisce.

Bisognerà trovare metodologie efficaci e cogenti per risolvere la situazione sotto il profilo politico. Spero di potere essere d'aiuto nella risoluzione e nell'individuare soluzioni soddisfacenti.

Oggi a Marina di Modica è un bel Sabato mattina di sole con una brezza leggera che viene dal mare e che porta con se il profumo del Mediterraneo. I miei bimbi giocano con i loro amichetti ed io appena finito di scrivere questo commento e prima di pranzare farò un bagno in piscina per rinfrescare i miei pensieri. Vi confesso che ho bisogno di un pò di riposo. Questo anno ha portato con se oltre alla normale attività politica, che vi assicuro è molto stressante di per sè, anche tre campagne elettorali molto intense e combattute.

Stiamo programmando di uscire un pò dal guscio : mia moglie vorrebbe andare in Scozia con un fly and drive, ma io preferirei una metà italiana. Umbria o le Alpi Friulane al confine con la Slovenia e la Croazia. Mi piacerebbe visitare Fiume e Pola, città italiane abbandonate al loro destino dai governi post bellici che hanno avuto un ruolo importante nella storia d'Italia del primo novecento. Vedremo chi la spunterà, anche se so che le donne quando vogliono una cosa riescono sempre ad ottenerla.

Per il momento a presto.