giovedì 25 settembre 2008

SODDISFAZIONE PER LA NOMINA DI MONS. CROCIATA A SEGRETARIO GENERALE DELLA CEI.

“La nomina di monsignor Mariano Crociata a segretario generale della Cei fatta dal Santo Padre è motivo d’orgoglio per i fedeli della diocesi di Noto che in quest’anno di episcopato hanno potuto apprezzare le sue qualità umane e il suo incisivo ruolo pastorale”

“Esprimo a monsignor Crociata - aggiunge Failla - la gioia per la nomina a segretario generale della Cei. La nomina a Segretario Generale è un fatto che riempie di orgoglio la nostra Diocesi. Auguro a Mons.Mariano Crociata un buon lavoro che sia sempre ricco di grandi soddisfazioni”.

1 commento:

salimar ha detto...

Esprimiamo a monsignor MARIANO CROCIATA i nostri più fervidi e affettuosi auguri per l'opera che lo attende.
E' con grande gioia, e speranza di aspettative,che noi famiglie ragusane,desideriamo ricordare le parole del Presidente della CEI monsignor Bagnasco all'apertura della 57° Assemblea Generale:"I POLITICI ASCOLTINO IL MILIONE IN S:GIOVANNI".
Il milione di persone in piazza San Giovanni,presente alla manifestazione del family day, sono "la società civile che si è espressa in maniera inequivocabile in favore della famiglia e che ora attende un'interlocuzione istituzionale commisurata alla gravità dei problemi segnalati". La manifestazione è "stato un fatto molto importante", una "testimonianza forte e corale a favore del matrimonio quale nucleo fondante e ineguagliabile per la società".
I diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio" sono il cuore dell'articolo 29 della Costituzione "laica" dello Stato italiano. E' stato "consolante per noi vescovi vedere quella piazza piena di famiglie e di bambini", un "successo" e "un'ottima riuscita". Serve più carità sociale "per le famiglie bisognose che sono sempre di più e vanno aiutate. Il ceto medio si sta impoverendo". E poi, "rimuovere la cause delle morti sui posti di lavoro" e realizzare "politiche per il sud". Infine non è vero nulla che "la chiesa è omofoba visto che accoglie tutti senza differenze"

Noi famiglie ragusane,purtroppo,assistiamo oggi alla crisi e allo sfascio della famiglia,a una deriva etica e morale che da più parti si propone,non solo per il crescente numero di separazioni e di divorzi, ma anche per l'aumento delle libere convivenze civili e l'assenza, anche in una famiglia formalmente unita, di una autorevole figura paterna (un papà debole o assente non educa ?).
I figli di coniugi separati o, per le ragioni indicate, di un padre assente, accusano, infatti, maggiori problemi e fragilità degli altri, e spesso richiedono interventi di psicoanalisi;soffrono per la mancata correzione ed accumulano nell'animo insoddisfazione, disorientamento e violenza che poi scaricano pesantemente su loro stessi o verso gli altri, con l'alcol, la violenza, il bullismo, la tossicodipendenza,violenza negli stadi ecc.
Noi,invece crediamo che La famiglia, stabilmente formata dall'unione in matrimonio di un uomo e di una donna, aperta e finalizzata alla procreazione, è un istituto di diritto naturale su cui si fonda e si mantiene l'ordinato svolgersi dei rapporti sociali, e costituisce l'ambiente più idoneo per la nascita dei figli e l'educazione delle nuove generazioni alle difficoltà ed alle sfide della vita.