martedì 3 novembre 2009

RIDARE I POTERI ALLA COMMISSIONE EDILIZIA DI MODICA !

" Ridurre i poteri alla Commissione Edilizia tenendola fuori dai pareri da esprimere sui progetti edilizi è un errore di prospettiva. Bisogna immediatamente annullare la delibera consiliare che ne riperimetra le competenze."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, interviene sulla recente delibera esitata dal Consiglio Comunale di Modica che affida la competenza per l'espressione dei pareri sui progetti al Dirigente dell'Ufficio Tecnico Comunale, esautorando di fatto la Commissione Edilizia dal potere incidere.

" La composizione della Commissione Edilizia è formata da competenze varie che si amalgamano e si completano vicendevolmente al fine di formare un parere esaustivo. Vi è la presenza di aree tecniche e giuridiche differenti come il Geologo, l'Agronomo, l'Avvocato, l'Architetto, l'Ingegnere, il Geometra e gli Esperti di Urbanistica e di aspetti generali del territorio. Tutte competenze che il miglior Capo Ufficio Tecnico del mondo non può avere singolarmente. E' quindi gravissimo, a nostro avviso, esautorare di colpo la Commissione lasciando il giudizio non più ad un organo collegiale competente e completo ma ad un solo individuo."

" La gravità dell'atto assunto dalla maggioranza, atto che noi giudichiamo arrogante e precipitoso, sta proprio in questi termini. Ci viene maliziosamente da chiederci se per caso non sia più facile indirizzare una sola persona verso quella o quell'altra decisione rispetto ad una intera Commissione formata da 10 tecnici. Che a proporre la modifica al Regolamento poi sia proprio un Assessore che non ritiene giusto astenersi dal firmare progetti mentre ricopre la carica assessoriale ci inquieta e ci preoccupa fortemente."

" Chiediamo al Sindaco di proporre al Consiglio la revoca della delibera ed in subordine al Presidente del Consiglio di proporre al Consiglio stesso la revoca in autotutela, sapendo già che queste richieste cadranno nel vuoto e nell'indifferenza di chi crede di potere modellare a proprio piacimento il Regolamento, che nella sua versione precedente tutelava l'interesse pubblico proprio perchè le decisioni assunte erano collegiali e emesse su competenze specifiche."
" Ritornare indietro non sarebbe una sconfitta politica, ma la dimostrazione di intelligenza e di spirito di valutazione. Si può sbagliare, siamo umani. E'perseverare che è diabolico"

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