venerdì 1 agosto 2008

CONSIGLIO PROVINCIALE SULL' AGRICOLTURA : LE MIE IDEE E LE MIE VALUTAZIONI POLITICHE.

" L'incontro col Consiglio Provinciale di Ragusa dell'Assessore Regionale all'Agricoltura On.le La Via è stato positivo sotto il profilo istituzionale ed ha contribuito a fare chiarezza sulle problematiche dell'agricoltura e sulla politica che questa nuova Giunta di Governo della Sicilia ha in animo di mettere in campo."

Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale, ha così commentato il Consiglio Provinciale straordinario che ha visto la presenza della Deputazione Regionale Iblea e quella dell'Assessore Regionale alla Agricoltura La Via.

" Nonostante l'Assessore La Via abbia mantenuto il suo intervento su indirizzi generali, rilevo proprio sulla generalità una impostazione che non condivido. L'Assessore ha parlato di una adesione all'Unione Europea che ci dà oneri ed onori soprattutto nell'ambito agricolo. In sintesi se facciamo parte dell'UE dobbiamo accettarne ciò che ci conviene e ciò che ci danneggia."

" Il problema risiede proprio in questa filosofia politica. Per troppi anni abbiamo subito la politica agricola europea e per troppo tempo l'Italia non ha saputo fare valere le proprie ragioni a difesa di un settore che ha da sempre dato lavoro e creato ricchezza in tutto il paese. Questo atteggiamento ci pone sempre in condizioni di subalternità rispetto a chi in Europa conta davvero come Germania, Francia ed Inghilterra che impongono le linee guida della politica agricola comunitaria."

" Il Governo Berlusconi ha cominciato a mettere i puntini sulle i con l'UE soprattutto in ambito economico. Facciamolo anche in Agricoltura. Ma per farlo dobbiamo cambiare atteggiamento e fornire, dalle articolazioni territoriali come le Regioni con i suoi Assessori, al Ministro la forza necessaria per potere essere incisivo. Bisogna essere maggiormente incisivi sulle politiche nazionali. Qui il ruolo della Regione."

" Da Palermo si può fare molto. Chiedo all'Assessore La Via di studiare una strategia politica che riduca significativamente il peso della burocrazia sulle imprese agricole siciliane che debbono poter lavorare in modo semplice e rapido senza l'appesantimento della pubblica amministrazione. Il problema agricolo è complessivo ed è di filiera. Latte, carne, grano, ortofrutta, fiori : la Provincia di Ragusa dà alla Sicilia tutti questi prodotti, ed ognuno di questi settori soffre di una propria crisi, sia essa strutturale o congiunturale. Per rilanciare la partita bisogna ripensare l'approccio strategico al mercato. Non possiamo confrontarci con il Nord Africa. Non possiamo pensare di competere se non differenziandoci sul mercato. Ancorare il prodotto alle nostre realtà ristrette è sbagliato perchè quanto più ci si allontana dalla zona di produzione tanto più il prodotto è indifferenziato."

" Questo Consiglio ci ha dato la possibilità di trasferire a Palermo le esigenze dei nostri agricoltori. Sarà nostro compito come Consiglieri Provinciali non dimenticare questa serata e le cose che si sono dette e riportarle con fermezza all'attenzione di chi amministra la nostra agricoltura a livello nazionale e regionale."


Di seguito riporto il testo dell'Ordine del Giorno approvato al termine della seduta e consegnato nelle mani dell'Assessore La Via :

IL CONSIGLIO PROVINCIALE
in riferimento alla gravissima crisi che ormai da troppo tempo, ed oggi più che mai, investe la nostra agricoltura ed affligge gli imprenditori e gli addetti dell'intero settore;
PREMESSO
- che l'agricoltura, per produzione lorda vendibile e per numero di adetti, è il settore portante per tutto il sistema socio economico della Provincia di Ragusa;
PRESO ATTO
- del continuo ed inarrestabile aumento dei costi di produzione (concimi, carburante, energia, manodopera, mangimi, fitofarmaci, plastica per la copertura delle serre, prodotti anticrittogamici e materie prime in genere, trasporti ecc.) esasperato dal caro petrolio e a fronte del quale non solo non si riscontra alcun aumento dei prezzi alla produzione ma, in molti casi, si registra una loro inaccettabile flessione (eclatante quella che interessa il latte);
- che sui mercati locali, nella Grande Distribuzione Organizzata e nelle industrie alimentari si riscontra la sempre più marcata presenza di prodotti importati in maniera incontrollata e senza alcuna garanzia circa la loro qualità e salubrità e che tale presenza determina una sleale concorrenza a danno delle produzioni locali mai valutate in relazione al loro reale valore, sul piano qualitativo ed in termini di remuneratività per i produttori;
- che migliaia di imprese agricole, in conseguenza della crescente crisi, delle restrizioni creditizie operate dalle Banche, dai ritardi della Pubblica Amministrazione ai fini della liquidazione delle somme dovute alle imprese agricole, si trovano in serissime difficoltà economiche con grave pregiudizio per la loro attività;
- delle azioni sindacali promosse e condotte dalle Organizzazioni Agricole per sollecitare iniziative atte a favorire il superamento del difficilissimo momento;
- delle emergenze il cui superamento non può più essere procrastinato (smaltimento carcasse, prezzo del latte, sicurezza nelle campagne, contenimento dei costi di produzione, controllo delle produzioni importate, ecc.)
- delle iniziative avviate dalla Provincia Regionale di Ragusa in materia di Distretti Produttivi (Orticolo, lattiero caseario ed avicolo)
CHIEDE
l'adozione di interventi strordinari ed urgenti per fronteggiare l'attuale grave crisi, per sostenere le imprese in difficoltà e per un possibile rilancio del settore primario, attraverso :
- l'adozione di una politica di ristrutturazione finanziaria per consentire alle imprese agricole e zootecniche di ripianare le loro passività anche l'attivazione della convenzione Regione-ISMEA;
- la liquidazione degli indennizzi spettanti alle imprese danneggiate dalle calamità atmosferiche ed epizozie; lo slittamento della decorrenza dell'obbligo assicurativo per le produzioni agricole e la previsione di interventi per l'abbassamento dei costi assicurativi e la revisione del Decreto Legislativo 102/04 sul sistema assicurativo per le serre (in atto limitato alle serre con struttura metallica);
- la emanazione di provvedimenti per il contenimento del costo del denaro e la valorizzazione ed il sostegno del ruolo dei Consorzi Fidi operanti in agricoltura (così come avviene per i settori dell'Industria, dell'Artigianato e del Commercio);
- la ripresa e la conclusione della trattativa per la fissazione del prezzo del latte;
- lo sblocco delle procedure per garantire, attraverso l'ARAS, la prosecuzione dell'attività di incenerimento carcasse;
- l'utilizzo dei residui fondi POR e lo sblocco dei bandi relativi al PSR 2007/2013 previa ridefinizione della delimitazione delle macroaree, per l'inserimento dei territori dei Comuni di Ragusa, Modica, Scicli, Pozzallo, Ispica, Santa Croce Camerina, Comiso, Chiaramonte Gulfi (per la parte non montana), Vittoria ed Acate nella macroarea C ed i territori dei Comuni montani di Monterosso Almo, Giarratana e Chiaramonte Gulfi (per la parte montana) nella macroarea D;
-la individuazione di norme speciali per l'Applicazione del Credito d'Imposta in agricoltura;
- la revisione del prezzario regionale relativamente alle opera di miglioramento fondiario e di realizzazione delle strutture aziendali agricole e zootecniche ed il riconmoscimento dei lavori effettuati in economia dai produttori;
- la individuazione di azioni mirate al controllo dei prezzi di tutte le materie prime utilizzate in agricoltura;
- il controllo della evoluzione dei prezzi, dalla produzione al consumo, per bloccare ogni tipo di pseculazione anche con l'attivazione dell'Ossevatorio dei Prezzi;
- la istituzionalizzazione di controli su tutti i prodotti importati per impedire che siano venduti ai consumatori come prodotti locali, con l'applicazione della norma che impone l'etichettatura del prodotto dell'origine;
- l'attivazione di nuovi sistemidi trasporto utilizzando le autostrade del mare;
- il sostegno alle imprese per la costituzione di O.P. e la valorizzazione dei marchi di qualità e del legame di ciascun prodotto al territorio di provenienza;
- la piena e corretta applicazione della legge di Orientamento;
- l'approvazione ed il finanziamento dei distretti produttivi ed agro alimentari;
- l'applicazione sul territorio regionale del sistema di identificazione degli animali basato sul microchip;
- la revisione del prezziario regionale per gli interventi in materià di Sanità veterinaria;
- l'incentivazione di intese fra i soggetti della filiera (industrie agroalimentari, mangimisti, rivenditori mezzi agricoli, ecc.) per facilitare il rapporto interprofessionaleed un maggior rispetto dei soggetti più deboli (produttori e consumatori);
- l'incentivazione del consumo del latte fresco e, più in generale, delle produzioni tipiche locali;
- iniziative per garantire sicurezza nelle campagne.
Dato in Ragusa, dal Palazzo della Provincia il 1 Agosto 2008.
Approvato dal Consiglio Provinciale all'unanimità nella seduta del 1 Agosto 2008.

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