domenica 3 agosto 2008

TUTELA DELLA PATERNITA' : PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE

Ricevo sulla mia mail e pubblico volentieri sul mio blog questa notizia comunicatami dal Presidente Provinciale dell'Associazione Papàseparati Dott. Di Martino, che tutela i diritti dei padri e dei figli di genitori divorziati ed agisce per la pari dignità tra padre e madre.

Ho intenzione di proporre al Consiglio Provinciale un Ordine del Giorno a mia firma che sostenga l'azione del parlamento.


Carissimo,vicepresidente

Da oggi in parlamento è depositata una proposta di modifica alla Costituzione per aggiungere nell'art.31 la parola paternità tra le cose importanti da tutelare.
L'Art.31 diventerà così: " La Repubblica protegge la maternità, la paternità, l'infanzia e la gioventù "

E' solo un primo passo certo, ma in 60 anni di costituzione nessuno l'aveva mai fatto.

In accordo con l'on. primo firmatario è già online il sito ufficiale della PDL (proposta di legge)1395:

http://www.paternita.info/pdl1395 oppure http://www.infanzia-bambini.eu/

Saluti

S.Di Martino

15 commenti:

Anonimo ha detto...

un bellisima notizia, r

salimar ha detto...

Egr,Vicepresidente,

La ringraziamo per la sensibilità mostrata nei confronti della nostra causa volta al riconoscimento del diritto dei nostri figli alla bigenitorialità,che noi in qualità di Associazioni di genitori separati Italiani portiamo avanti da molti anni.


Dopo lunghe ed estenuanti lotte che hanno portato all'approvazione in parlamento della nuova legge sull'affidamento condiviso dei figli (l.8 febbraio 54/2006),ancor oggi, a distanza di 2 anni dobbiamo constatare come tale normativa sia disattesa e sostanzialmente male applicata nei nostri tribunali. Le sentenze di affidamento condiviso fino a ora emesse sono solo nominali, di fatto rappresentano un trascinamento del vecchio ordinamento dell'affidamento esclusivo,limitandosi solo a un insufficiente ampliamento degli orari di visita del genitore non affidatario
C'è difatti, la tendenza radicata da parte della magistratura a collocare il minore presso un solo genitore,in genere la madre.

Il nuovo senso di paternità che caratterizza la famiglia dell'epoca attuale vede un padre non più assente nella vita dei propri figli,ma un genitore che vuole vivere con responsabilità e partecipazione il proprio ruolo;e questa nuova legge sancisce questo mutamento culturale.


Oggi ,come ieri, padri e madri continuano ancora a percorrere insieme una strada comune che conduca al superamento delle differenze di genere e all'affermazione della parigenitorialità,non solo nelle famiglie separate ma anche in quelle unite.

Per questo nasce ADIANTUM (Associazioni Nazionali Per La Tutela dei Minori),un iniziativa interassociativa che avrà il compito, fra l'altro, di fungere da "Osservatorio Nazionale Permanente sui provvedimenti in materia di affidamento condiviso" .


Riconoscere il diritto di bigenitorialità significa garantire ai bambini, durante la loro crescita evolutiva, la presenza di entrambi i genitori ,significa poter continuare a istruire mantenere ed educare insieme i propri figli,significa rispettare la Costituzione italiana :

COSTITUZIONE ART 29 "Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi […] a garanzia dell'unità familiare"

COSTITUZIONE ART.30 "È dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli, anche […] fuori del matrimonio"
La ringrazio per la sua attenzione e per l'appoggio morale che vorrà darci
saluti
Salvatore di Martino

salimar ha detto...

Proposte per modifiche al Codice Civile e al Codice di Procedura Civile in materia di Affidamento Condiviso

A più di due anni dalla sua entrata in vigore, la concreta applicazione della normativa sull’Affidamento Condiviso incontra, ancora oggi, forti resistenze culturali in molti tribunali ordinari e dei minori.
Il primo periodo di osservanza della legge 54/2006, infatti, è stato caratterizzato da una vasta disomogeneità dei provvedimenti in cui l'affidamento condiviso è stato spesso negato ora per la reciproca conflittualità, ora per l’età dei figli o ancora per la distanza tra le rispettive abitazioni dei genitori. Ciò ha causato nei cittadini interessati la sensazione diffusa di una vera e propria perdita della certezza dei diritti.
In molti tribunali della nostra Repubblica il giudice consente ancora l'omologazione di affidamenti esclusivi concordati tra le parti senza che vi siano indicate le ragioni di pregiudizio a carico del genitore da escludere, derivando da ciò una evidente violazione del diritto indisponibile del minore a un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori (comma uno dell'articolo 155 codice civile).
In moltissimi altri casi, poi, la più vistosa forma di non applicazione della legge 54/2006 si rinviene nell’applicazione puramente formale dell’Affidamento Condiviso, al quale, però vengono attribuiti contenuti pressoché identici a quelli di un affidamento esclusivo, soprattutto attraverso l’introduzione della figura del “genitore convivente” o “collocatario prevalente”, di origine esclusivamente giurisprudenziale.
In questo modo, peraltro, si svuota di significato e di ambito applicativo la nuova normativa, si riproduce l’antico modello del “genitore affidatario e si mantiene elevato il livello del conflitto tra ex-coniugi, a danno dei figli. Ciò, evidentemente, è l’esatto contrario di ciò che si è proposta la riforma del 2006, introdotta per sostituire il modello mono - genitoriale con quello bi - genitoriale.
Una osservanza così parziale e disomogenea pone l’Italia in una posizione di sensibile arretramento culturale, se paragonata agli altri paesi del mondo occidentale dove i principi della bi - genitorialità sono affermati e applicati con puntualità. Basti pensare al Belgio, dove per iniziativa del vice primo ministro Madame Onkelinx, è stato introdotto l'Affidamento Paritetico: legge 18 luglio 2006, basata sulla doppia residenza, ispirata agli stessi concetti della legge francese 4 marzo 2002 n. 305, sulla “résidence partagée” - residenza alternata -, ma più avanzata di questa, poiché prevede, in più, che i tempi di vita dei bambini presso i due genitori siano per lo più identici.
Appare necessario, pertanto, cogliere l’occasione per completare la riforma e per introdurre quelle modifiche che possano riportare il nostro Diritto di Famiglia verso posizioni di elevata civiltà giuridica e, allo stesso tempo, dare concreta tutela ai diritti dei figli nella separazione.

Salvatore Di martino

salimar ha detto...

Ministro Carfagna su affido condiviso

Pubblichiamo un intervento del neo Ministro delle Pari Opportunità MARA CARFAGNA in risposta a un articolo apparso su Repubblica sulla violenza sulle donne.
L'intervento contiene tra le altre cose un'interessante riflessione sull'applicazione della legge 54/2006 sull'affido condiviso dei figli.

fonte: www.maracarfagna.net

Caro Direttore,
ho letto con grande attenzione gli articoli di Cinzia Sasso e Natalia Aspesi pubblicati sul suo quotidiano il 26 maggio, che hanno trattato in modo mirabile la delicatissima questione della violenza sulle donne.
Da Ministro della Repubblica ritengo prioritario soffermarsi sul background che sta alla base di un fenomeno doloroso per una società che si definisce civile. Ritengo necessario un grande impegno culturale per ridare serenità alle donne italiane, spesso costrette a vivere in contesti oggettivamente difficili.

Nel vostro speciale c’è un quadro che condivido solo in parte: il contesto familiare viene dipinto come un luogo buio e pericoloso per le donne. Mi sia consentito di dissentire.
La famiglia è da sempre la cellula primaria della società italiana. Essa rappresenta il fondamento del tessuto sociale, spesso funge da vero e proprio strumento di coesione ed ammortizzazione sociale e come tale necessita di tutela. La famiglia, va ricordato, è anche un luogo di realizzazione per la donna, al pari del mondo del lavoro.
Nessuno nega - e non sarò certamente io la prima - il fatto che non di rado è la stessa famiglia a trasformarsi in luogo di commissione di reati ai danni delle donne. Trasformazione dettata da una cultura errata e distorta, a volte maschilista e violenta. Ma è una trasformazione, non è la regola.
Le analisi statistiche da voi riportate e da noi conosciute e studiate, sottolineano anche un altro aspetto: divorzi, separazioni ed affidamento dei figli causano gran parte delle tensioni e dei reati realizzati all’interno della famiglia.
Ecco che diviene necessario un intervento al fine di applicare maggiormente le procedure di affidamento condiviso dei minori, anche per concretizzare il principio di bigenitorialità garantito dalle convenzioni internazionali: il minore ha il sacrosanto diritto di avere un padre ed una madre. Un diritto per il minore che attraverso l’affidamento condiviso può divenire un’occasione in meno di scontro – se non di violenza - tra gli ex partner.
Dal momento in cui il 68.3% delle violenze contro le donne si consumano in casa, quindi in un luogo privato, ed il 93% delle donne non denuncia la violenza subita dal partner, emerge drammaticamente il rifiuto da parte delle stesse che preferiscono la strada del silenzio per evitare la reiterazione del comportamento violento, ma anche per mancanza di fiducia nella giustizia. Senza dimenticare che la mancata denuncia è anche un tentativo di circoscrivere la tragedia personale della donna nella ristretta sfera familiare.
Altro dato allarmante emerso dallo speciale del Suo quotidiano è che solo il 2,8% delle donne si rivolge ai centri anti-violenza. Alla luce di questi dati, mi sembra doveroso intervenire al fine di rivedere, ripensare e rafforzare tali centri.
Di certo, il problema della violenza sulle donne non si risolve solo da un punto di vista culturale.
Il mio obiettivo come Ministro per le Pari Opportunità sarà quello di accelerare i tempi per l’approvazione del progetto di legge contro lo stalking, ripartendo dal testo già approvato in Commissione Giustizia, che sicuramente otterrà il sostegno dell’opposizione.
Non credo esista strumento migliore della concretezza per dare risposte ad un problema che da anni affligge le donne e la società italiana. È su questa linea che intendo indirizzare la mia attività.

fonte: www.maracarfagna.net

Salvatore Di Martino

salimar ha detto...

"PROGETTI ETICI PER UNA SOCIETA'EVOLUTA"

Carta Etica per la Bigenitorialità

http://progettoetico.blogspot.com/

Salvatore Di Martino

salimar ha detto...

COMUNICATO STAMPA

Nasce in Italia il primo “Osservatorio Nazionale Permanente sui provvedimenti in materia di Affidamento Condiviso”. Le Associazioni aderenti all’ ADIANTUM (Associazioni Nazionali Per la Tutela dei Minori), infatti, hanno dato vita alla prima iniziativa interassociativa a tutela dei diritti dei minori nella separazione. “L’Osservatorio”, funzionerà come una vera e propria rete capillare di centri di documentazione dati: la sede centrale di Roma coordinerà la raccolta dei dati provenienti dalle 24 sedi di Adiantum presenti in tutto il territorio nazionale e, grazie ad un campione minimo costante di 1000 provvedimenti e sentenze, diffonderà periodicamente una statistica aggiornata sulla REALE percentuale di applicazione della L. 54/2006. La Sede Centrale, inoltre, invierà alle istituzioni (Presidente della Repubblica, Ministro di Giustizia, C.S.M.) relazioni dettagliate in tutti i casi di palese disapplicazione della normativa.
Leggete il comunicato e se siete in possesso della vostra sentenza di separazione emessa in regime di affido condiviso inviatela al centro di raccolta dati ADIANTUM a ROMA all''indirizzo VIA CANARINI, 28 - 00169 ROMA C/o Dott.ssa TIZIANA ARSENTI

Chi fosse in possesso di scanner si prega di inviare la documentazione in versione digitale all'indirizzo di posta elettronica: osservatorioadiantum@gmail.com

http://www.comunicati-stampa.net/com/cs-36999/Nasce_in_Italia_il_primo_Osservatorio_Nazionale_Permanente_sui_provvedimenti_in_materia_di_Affidamento_Condiviso

salimar ha detto...

Presentazione televisiva di ADIANTUM

Vittorio Vezzetti e Mario Milani (rispettivamente vice presidente e responsabile servizio mediazione di Figlipersempre) spiegano a una televisione privata i problemi che si incontrano nei tribunali italiani al momento di separarsi. Si parla di mediazione familiare, di alienazione genitoriale, di mancato rispetto dei provvedimenti del giudice,.di cosa succede ai figli dei separati nelle aule dei tribunali e di ADIANTUM. Non manca ovviamente un accenno al famoso caso Varese, che tanto successo aveva avuto al Maurizio Costanzo Show: la costituzione parte civile del minore provvisto di suo avvocato, accettata dal giudice Angela Minerva il 28-09-2007.

http://it.youtube.com/watch?v=WnN8ba4szE8

http://it.youtube.com/watch?v=06Ldo4Fj4xE&feature=related

http://it.youtube.com/watch?v=TcSdR3RwWok&feature=related

http://it.youtube.com/watch?v=3SKgmFwlnnU&feature=related

TRASMISSIONE DEL 30-07-2008 A UNA TV PRIVATA DI VARESE

salimar ha detto...

1)"ALIENAZIONE GENITORIALE"

http://it.youtube.com/watch?v=xPdCOWNOvP4

2)"IL MOBBING-GENITORIALE NELLE SEPARAZIONI",cosa è,come si manifesta,quali sono le sue conseguenze.

http://mobbing-genitoriale.blogspot.com/

salimar ha detto...

Comunicato Stampa-ONPA - Osservatorio Nazionale Permanente sui provvedimenti in materia di Affidamento condiviso.

ADIANTUM, tramite il neonato Osservatorio Nazionale Permanente, valuta negativamente i recenti dati, pubblicati dall’ISTAT, che attribuirebbero ai provvedimenti di affidamento condiviso le dimensioni di un vero e proprio “boom”.

Fabio Nestola, Responsabile Nazionale Dati dell’Osservatorio, afferma che “ad una crescita percentuale di affidamento condiviso dei figli non corrispondono misure troppo diverse da quelle erogate con il vecchio ordinamento.
In troppi tribunali l’affidamento condiviso è solo un’etichetta da incollare al precedente orientamento, cambia solo la dicitura: i figli non più ‘affidati’ ma ‘collocati’ presso un solo genitore, che per l’effetto ottiene l’assegnazione della casa coniugale ed il versamento di un contributo al mantenimento. Esattamente il contrario di ciò che il Legislatore intendeva riformare. In buona sostanza, le rilevazioni statistiche riflettono una facciata luminosa dietro la quale si nasconde un panorama reale ancora grigio. Associazioni di genitori che hanno promosso e sostenuto la riforma, ma anche magistrati, avvocati, psicologi, pedagogisti e decine di parlamentari, convergono sulla necessità di aggiornare la normativa fino ad oggi impoverita da una disapplicazione avvilente”. “Siamo ben lontani”, osserva Tiziana Arsenti, Coordinatrice Nazionale dell’Osservatorio, “da una concreta applicazione del condiviso in Italia. Il vero ‘boom’ a cui stiamo assistendo è quello relativo alle centinaia di provvedimenti, difformi dal dettato della legge 54, che il nostro Osservatorio sta ricevendo da tutto il Paese, a conferma che i dati sciorinati in questi giorni dall’ISTAT nascondo una realtà del tutto diversa. Le dimensioni del problema, oggi, appaiono allarmanti”. Più duro il Presidente di Papà Separati Palermo, che aggiunge “a ben guardare le attuali modalità applicative della legge, il mandato del Parlamento è stato tradito proprio da chi doveva garantirne la corretta applicazione. L’affidamento condiviso è stato svuotato dal significato che il Legislatore gli aveva attribuito, e l’estremo arbitrio con cui la Magistratura continua ad applicare la giurisprudenza precedente è sotto gli occhi di tutti”.“Se ancora oggi”, sostiene Andrea Carta, Presidente di Papà Separati Novara, “un genitore deve minacciare di darsi fuoco di fronte ad un tribunale per ottenere ascolto da parte di quelle istituzioni che negano ostinatamente il suo diritto alla genitorialità, è evidente che questo stato di cose non funziona. Magistratura e Servizi Sociali spesso intervengono in modo sproporzionato commettendo errori sulla pelle dei bambini”Per Vittorio Apolloni, Presidente del Centro Documentazione Falsi Abusi su minori, «L’ISTAT non dà indicazioni sulla gran mole di false accuse che sempre di più accompagnano i procedimenti giudiziali di separazione. E’ necessaria, invece, una radicale riforma del sistema dei servizi sociali e una revisione delle procedure di colloquio e perizia sui bambini vittime di presunti abusi. In 22.986 casi i genitori si accusano a vicenda, usando i figli come mezzo di rivalsa sull'altro. E la metà delle denunce di violenza sui bambini si rivela poi infondata, senza alcuna conseguenza sostanziale per l’accusatore”.“Purtroppo”, conclude Antonello De Leonardis, Presidente foggiano di Genitori Separati, “ ciò che manca è quel cambiamento culturale che il Legislatore auspicava dovesse avvenire nei tribunali d’Italia con la novella legge 54 del 2006. In questi due anni di oblio, invece, migliaia di bambini hanno continuato a subire la violenza dell’allontanamento dal genitore escluso, mentre l’ISTAT pretende di dare ai cittadini l’illusione che tutto sia stato risolto. È doloroso ammettere che dalla entrata in vigore della legge 54, alla sua concreta applicazione da parte della magistratura, intercorra un lasso di tempo che miete ancora vittime. www.adiantum.it osservatorio@provvedimenticondiviso.it

salimar ha detto...

Terapia dell'Alienazione Genitoriale(P.A.S)

http://video.google.it/videoplay?docid=-3972412113131895509&ei=CNzISPb6NKXC2gKqi6XPAg&q=vittorio+vezzetti&vt=lf&hl=it

salimar ha detto...

Liguria approva legge per i separati in difficoltà.

Un proposta di legge di un consigliere di opposizione (An) passa al vaglio trasversalmente con l'apporto della commissione pari opportunità.
Entrambi i genitori senza distinzione di sesso protranno accedere ai centri di mediazione
Liguria 30 Set. 2008 - online-news - All'unanimità, con 34 voti, è stata approvata ieri la legge "sostegno dei genitori separati in situazione di difficoltà". La legge, che trae origine dalla proposta di legge di Alessio Saso (An) per la tutela dei padri separati, ha lo scopo di aiutare i genitori a conservare autonomia e a condurre un'esistenza dignitosa, garantendo loro le condizioni per poter svolgere appieno il loro ruolo genitoriale anche dopo la separazione, che di solito provoca squilibri e difficoltà, psicologiche ed economiche.

Per raggiungere questo scopo la Regione promuove protocolli di intesa tra enti locali, istituzioni ed ogni altro soggetto operante in tutela dei minori, mirati alla realizzazione di reti e sistemi articolati di assistenza. Nel contempo si vogliono sviluppare interventi di tutela e solidarietà attraverso la realizzazione di centri di Assistenza e mediazione Familiare che hanno anche il compito di fornire il sostegno alla coppia in fase di separazione o divorzio per raggiungere un accordo sulle modalità di realizzazione dell'affidamento congiunto.

leggi tutto l'articolo....
http://www.online-news.it/default.php?page=show&argomento=Politica&articolo=6187

salimar ha detto...

Liguria approva legge per i separati in difficoltà.

Un proposta di legge di un consigliere di opposizione (An) passa al vaglio trasversalmente con l'apporto della commissione pari opportunità.
Entrambi i genitori senza distinzione di sesso protranno accedere ai centri di mediazione.

All'unanimità, con 34 voti, è stata approvata ieri la legge "sostegno dei genitori separati in situazione di difficoltà". La legge, che trae origine dalla proposta di legge di Alessio Saso (An) per la tutela dei padri separati, ha lo scopo di aiutare i genitori a conservare autonomia e a condurre un'esistenza dignitosa, garantendo loro le condizioni per poter svolgere appieno il loro ruolo genitoriale anche dopo la separazione, che di solito provoca squilibri e difficoltà, psicologiche ed economiche. Per raggiungere questo scopo la Regione promuove protocolli di intesa tra enti locali, istituzioni ed ogni altro soggetto operante in tutela dei minori, mirati alla realizzazione di reti e sistemi articolati di assistenza. Nel contempo si vogliono sviluppare interventi di tutela e solidarietà attraverso la realizzazione di centri di Assistenza e mediazione Familiare che hanno anche il compito di fornire il sostegno alla coppia in fase di separazione o divorzio per raggiungere un accordo sulle modalità di realizzazione dell'affidamento congiunto.

I Centri sono inseriti negli strumenti di programmazione territoriale e operano in collaborazione con la rete dei consultori e possono essere uno per ogni territorio afferente le aziende sanitarie locali. Possono essere promossi e gestiti da associazioni e organizzazioni non aventi finalità di lucro, con almeno cinque anni di esperienza nello specifico settore. Grazie all'integrazione con la legge regionale 12/2006, relativa ai servizi sociali e alla programmazione distrettuale, si prevede la messa a punto di programmi per la disponibilità di alloggi anche temporanei nei quali possono essere ospitati i genitori separati che si trovano in condizione di grave difficoltà economica, qualora la casa familiare sia stata assegnata all'altro coniuge separato, l'offerta di servizi informativi e di consulenza legale atti ad assicurare la piena conoscenza da parte del genitore dei diritti allo stesso riconosciuti in caso di separazione dal diritto di famiglia finalizzati all'effettivo esercizio del ruolo genitoriale e la messa a punto di percorsi di supporto psicologico diretti al superamento del disagio, al recupero della propria autonomia ed al mantenimento del ruolo di genitori.


leggi tutto l'articolo:

http://www.online-news.it/default.php?page=show&argomento=Politica&articolo=6187

Anonimo ha detto...

Ssono completamente d'accordo su quanto detto,penso che oggi sia un sacro santo diritto riconoscere un padre nelle vesti di un vero genitore come lo e' stata la madre in tutti questi anni.
Io ho presentato domanda di separazione nel 2005, all'udienza presidenziale ho ottenuto un condiviso con collocamento di mio figlio presso di me.NEL luglio 2008 ,(dopo una lunga battaglia legale, ctu e quantaltro....) mi arriva quasi incredulo, un provvedimento che giungera' a sentenza,(si spera)l' affidamento esclusivo del minore al padre,con motivazioni molto soddisfacenti.... premetto che ho chiesto sin dall'inizio l'affidamento esclusivo di mio figlio, andando anche in corte d'appello,con l'intervento favorevole del pm.
Per tutto questo dico, che forse oggi la figura del padre sia vista non piu' come minaccia nei confronti dei figli,ma bensi come un vero bene prezioso,che arrichisce la crescita del proprio/i figlio/i, come lo e' stata la donna tutti questi anni.C'e'ancora molto da fare, ma l'importante che se ne parli e che modificano un po le leggi in merito, affinche' la figura paterna non sia piu' descriminante.....Grazie e buona giornata.....(advservice.vd@libero.it)

salimar ha detto...

Caro Vincenzo,a tutt'oggi,nonostante siano trascorsi tre anni dall'entrata in vigore della legge sull'affido condiviso,la sua reale applicazione rimane ambigua e controversa.Attualmente in Italia i giudici che la applicano si contano a stento sulle dita di una mano,tutti gli altri non fanno altro che trascinarsi dietro il vecchio ordinamento dell'affidamento congiunto,per cui nelle sentenze cosiddette di affidamento condiviso c'è solo il titolo.I tempi di permanenza del bambino si sono attestati per l'85% con il genitore madre ed il 15% con il genitore padre,esattamente come prima (affidamento congiunto). L'affidamento monogenitoriale o esclusivo viene applicato solo nel caso in cui uno dei due genitori abbia comportamenti che siano stati dimostrati pregiudizievoli nei confronti della prole.
Per tutto ciò,le associazioni di genitori separati,confluite adesso in Adiantum,hanno depositato alla camera il 16 febbraio 2009 ,il PDL 2209 per la riforma dell'affido condiviso introducendo importanti modifiche che prima erano lasciate alla discezionalità di giudici.
ECCO L'ANTEPRIMA PROVVISORIA DEL TESTO: LEGGI.
http://www.figlipersempre.it/res/site39917/res451486_PDL_2209_-_testo_corretto_26-02-2009_v6-2-.doc

salimar ha detto...

Leggi il testo definitivo del PDL 2209 –
"Nuove norme in materia di affidamento condiviso dei figli"

http://www.adiantum.it/pages/default2.asp

Segui l'iter parlamentare alla camera dei deputati:

http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/schedela/trovaschedacamera_wai.asp?PDL=2209